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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta Ato Sud, Ghinelli: "Se gara sarà giudicata illecita scenari gravissimi"

"Siamo molto preoccupati perché il servizio di raccolta, spazzamento e smaltimenti dei rifiuti è un servizio delicato. Se si interrompe la corretta gestione di quest'ultimo e il controllo e indirizzo che l'ATO deve dare al gestore si rischia di...

"Siamo molto preoccupati perché il servizio di raccolta, spazzamento e smaltimenti dei rifiuti è un servizio delicato. Se si interrompe la corretta gestione di quest'ultimo e il controllo e indirizzo che l'ATO deve dare al gestore si rischia di trovarci i rifiuti in strada."

ato-toscana-sud-andrea-cortiCosì il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, attuale presidente dell'Assemblea dell'auto Rifiuti Toscana Sud commenta gli sviluppi dell'inchiesta per corruzione e turbativa d'asta che la mattina di mercoledì 9 novembre ha portato agli arresti domiciliari il direttore generale dell'Ato Andrea Corti (nella foto a sinistra). Coinvolti anche professionisti legati al gestore unico, Sei Toscana che si è visto assegnare la gara fin dal 1 gennaio 2014. L'amministratore delegato di Sei Toscana, l'amministratore di Siena Ambiente (capofila dell'ATI) sono stati interdetti dia pubblici uffici, così come è stato interdetto dalla professione l'avvocato che scritto il bando di gara.

ghinelli_alessandro3Evidenti i motivi per cui gli attuali amministratori sono preoccupati:

"Noi dobbiamo dare continuità all'azione tecnica e amministrativa che adesso è venuta meno con gli arresti domiciliari di Andrea Corti - spiega Ghinelli - E quindi ho convocato d'urgenza, d'accordo con l'assessore regionale, l'assemblea di Ato che si terrà domani (venerdì n.d.a.) alle 15:00, nel corso della quale, l'assemblea sovrana, prenderà le determinazioni del caso per dare continuità amministrativa e tecnica all'Atto.

Adesso Ghinelli si trova a presiedere l'Assemblea di un ente decapitato:

"L'ente è decapitato nella sua sostanza tecnica, in realtà l'Ato è composto dai 106 sindaci dei comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto più la Val di Cornia. Qualcuno se lo dimentica, ma ha la funzione di indirizzo e controllo verso un gestore che ha avuto l'affidamento di un servizio secondo una gara che in questo momento è sotto la lente d'ingrandimento della magistratura. La preoccupazione è che nel corso delle indagini o del procedimento penale in corso vengano fuori delle legittimità, o addirittura che la gara sia stata svolta in maniera illecita e che quindi il contratto che lega il gestore all'Ato Toscana Sud possa essere considerato non più valido, questo aprirebbe degli scenari assolutamente gravissimi."

Tanto più che coinvolti ci sono anche i principali attori del gestore unico, due amministratori delegati, quello di Sei Toscana e quello di Siena Ambiente, entrambi interdetti da pubblici uffici:

"Questo è l'altro tema - ha aggiunto il sindaco - riguarda il gestore, noi siamo spettatori attenti, molto preoccupati, ma con i nervi saldi impegnati a far sì che i cittadini non subiscano danneggiamenti da quello che altri, in altri momenti storici, hanno prodotto."

A questo punto c'è attesa per sapere quali decisioni potranno uscire dall'assemblea che si terrà tra qualche ora nella sala convegni di Confartigianato a Siena.

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