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Cronaca Pieve Santo Stefano

Rubano tre camion nell'Aretino: i carabinieri li ritrovano in Puglia. "Traditi dal gps"

Nell’arco di 12 ore di incessanti ricerche (durante le quali i proprietari hanno anche lanciato un appello sui social), i Carabinieri sono riusciti ad individuarli: erano in un campo a poca distanza da un porto

Il furto è avvenuto nella notte di ieri, a Pieve Santo Stefano. Dallo stabilimento di movimento terra della ditta Con.Cave. Srl erano stati rubati tre grandi camion di cui uno aveva anche incorporata una gru. Portati via anche diversi litri di gasolio per autotrazione. Un danno che ammontava a mezzo milione di euro. 

Con una indagine lampo i Carabinieri di Sansepolcro sono riusciti a ritrovare la refurtiva.

A portare a segno il colpo erano quasi sicuramente dei professionisti: non solo sapevano come intrufolarsi nello stabilimento, ma sono stati anche in grado di spostare i tre pesanti veicoli per lunghi tragitti nonostante fossero dotati di sistemi antifurto. Mezzi che avrebbero già avuto una destinazione: probabilmente nell'Europa dell'est.

Le ricerche e le nuove tecnologie

Nell’arco di 12 ore di incessanti ricerche (durante le quali i proprietari hanno anche lanciato un appello sui social), i Carabinieri sono riusciti ad individuarli: erano arrivati in Puglia, nel territorio del Comune di Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Erano stati portati in un'ampia zona portuale e una delle ipotesi degli inquirenti è che l’intento dei malviventi fosse quello di imbarcarli e farli arrivare nell’est-Europa.

"Ad aiutare i Carabinieri nell’impresa - spiega l'Arma in una nota - questa volta sono stati i satelliti, oltre alle ormai preziosissime telecamere. Infatti, a bordo di uno dei veicoli rubati era stata montata un’apparecchiatura per la geolocalizzazione con tecnologia gps, che però nel corso dell’intera giornata non aveva dato alcun segnale. Probabilmente gli autori del furto avevano attivato un disturbatore di segnali, cioè un congegno elettronico che emette un segnale opposto a quello dei dispositivi di localizzazione. Insomma, un’apparecchiatura dai costi non proprio irrisori, a riprova del fatto che si trattava di professionisti".

Le indagini, però, non si sono fermate. Per l’intera giornata i Carabinieri di Sansepolcro, coordinati dal capitano Carmine Feola, hanno passato al setaccio tutte le telecamere della vallata iniziando da quelle posizionate sulla E-45 in direzione sud, ma non è emerso nulla. Quindi si sono concentrati su un’altra possibile via di fuga, cioè l’autostrada Adriatica A14.

Nelle ore successive al furto, in quel tratto di strada, erano passati diversi veicoli pesanti che effettivamente potevano corrispondere a quelli cercati: la scarsa risoluzione delle immagini non era sembrava d'aiuto, ma i Carabinieri hanno seguito ugualmente l’unica traccia che avevano giungendo proprio nei pressi di Andria. Hanno quindi contattato i colleghi pugliesi, che si sono immediatamente messi anche loro alla ricerca dei camion in quel territorio.

Il ritrovamento e la riconsegna ai proprietari

Ad un certo punto, per qualche istante, un lieve segnale del sistema gps è arrivato all’operatore della Centrale: è stato sufficiente per circoscrivere una zona di ricerca meno ampia: così, rastrellando a fondo tutto il territorio, i tre veicoli sono stati trovati tutti in un campo agricolo abbandonato, nelle campagne incolte e ben nascosti dietro un grosso capannone industriale che confinava con quel terreno, a soli 10 minuti dal porto più vicino.

I proprietari sono già stati avvisati e potranno tornare in possesso dei loro preziosi mezzi di lavoro nell’arco di qualche ora.

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