L'ultimo saluto a Claudio Detti. La madre: "Era un buono e i vostri racconti me ne hanno dato conferma"

La chiesa di San Domenico sembrava così piccola questa mattina nell'accogliere la bara di Claudio Detti, circondata dall'affetto dei familiari, dei colleghi e dei tanti amici con i quali condividere la passione per l'Arezzo Calcio e quella per la Giostra del Saracino. Non a caso ad accogliere Claudio per un ultimo saluto c'era proprio il gonfalone di Porta Santo Spirito e, fuori dalla chiesa, il bandierone e la pezza della Fossa, il gruppo con il quale seguiva gli amaranto sia in casa che in trasferta.

Nessuno è voluto mancare in questo giorno, per salutare un ultima volta quel ragazzo da tutti definito come  'un buono', ricordato per il suo gran cuore e il sorriso, ma anche per la passione verso la sua città e due simboli come la Giostra e la squadra di calcio. Già sabato scorso, poche ore dopo l'incidente avvenuto nei pressi di Terontola, proprio il club di viale Gramsci con una nota aveva espresso il proprio cordoglio, così come i gruppi della Curva Minghelli, rimasti attoniti dalla tragedia che ha portato via uno di loro.

Le parole della madre 

"Vorrei ringraziare le tantissime persone che ci sono state vicine e che mi hanno fatto riscoprire qualcosa in più su mio figlio - ha detto la madre durante la funzione - Era un buono, l'ho sempre saputo, ma con i vostri racconti mi avete dato una conferma. Claudio si è sempre dato da fare per gli altri ed è morto dopo aver fatto un bel gesto. Lui amava ridere, si prendeva cura di chi aveva vicino, anche con un semplice messaggio sul telefonino. Vorrei che venisse ricordato così".

Un lungo applauso ha accompagnato le parole della madre di Claudio così come quello all'uscita della bara dalla chiesa con tanti palloncini amaranto che sono stati liberati in cielo. Al termine della celebrazione la salma è stata tumulata nel cimitero di Subbiano.

L'ultimo saluto a Claudio Detti