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Cronaca Cortona

Fuga di gas in chiesa, la lettera delle famiglie e l'inchiesta della procura per disastro colposo

In una missiva e in una serie di commenti sui social alcune famiglie di Pergo hanno mostrato perplessità sulle parole pronunciate dal parroco

Rabbia e incredulità: è quello che trapela dalle parole scritte in una missiva e in alcuni commenti Facebook di alcune famiglie di Pergo in seguito alla tragedia sfiorata il giorno dell'Epifania per una fuga di monossido di carbonio nella chiesa parrocchiale della frazione cortonese.  Secondo i residenti il parroco avrebbe "sminuito" l'accaduto. "Ha pensato subito alla comunità ecclesiastica colpita - recita il testo riportato dall'agenzia Adn Kronos - . Mai un pensiero per i bambini, mai un pensiero per le famiglie che in queste ore stanno vivendo attimi di terrore in giro per vari ospedali della Toscana", hanno lamentato i familiari dei piccoli intossicati. Le famiglie hanno rivolto un ringraziamento ai vigili del fuoco che "hanno subito rilevato la forte presenza di monossido e hanno denunciato la cosa".

Il parroco racconta invece una verità diversa. "Avevamo fatto tutti i controlli dopo la precedente fuga di monossido del dicembre del 2022 e ci avevano certificato che l'impianto di riscaldamento era a posto. Ora dobbiamo ripartire da zero. Siamo molto dispiaciuti per l'accaduto".

"I malori dei bambini e la paura", e il sindaco chiede chiarezza

Adesso l'impianto di riscaldamento della chiesa è sotto sequestro. La procura di Arezzo ha aperto un'inchiesta: non ci sarebbero indagati al momento e il reato ipotizzato è quello di disastro colposo.  Spetterà ai vigili del fuoco accertare perché il riscaldamento della parrocchia, nonostante i controlli e le certificazioni, abbia generato quella fuoriuscita di gas che ha causato malori e tanta paura. 

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