E' attesa per oggi la sentenza per il
crollo nella diga Montedoglio. Lo scorso 5 luglio, nell'ultima udienza, sono state pronunciate le richieste di condanna del pm Luigi Niccacci, ovvero 16 mesi per l’ingegner
Stefano Cola, direttore dei lavori della diga, e 8 mesi per
Diego Zurli, ex direttore dell’Ente irriguo umbro toscano. Il reato contestato è
disastro colposo.
Secondo la tesi della Procura, furono proprio le infiltrazioni – da addebitare al materiale scadente utilizzato durante le fasi di costruzione – a far crollare il calcestruzzo e a causare poi la fuoriuscita delle acque. I due imputati, sempre secondo l’accusa, sottovalutarono la crepa che si aprì in uno dei conci a partire dal 2006.
Secondo il legale difensore la colpa del crollo è invece da ricercare in coloro che realizzarono la struttura. I conci sbriciolati, tre, erano stati costruiti nel 1980.
LA VICENDA
Era la notte del 29 dicembre 2010 quando i tre conci di argine crollarono. I campi della Valtiberina si inondarono, ma per fortuna non ci furono conseguenze per le persone. Tra le contestazioni fatte, sono rimaste in piedi quelle per i due imputati Zurli e Cola, che secondo l’accusa non avrebbero sufficientemente vigilato. Il 26 luglio arriverà il verdetto, anche la prescrizione incombe.