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Cantone chiede il commissariamento di Sei, Ato Toscana Sud cerca un nuovo direttore

Era stato per primo il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli a dirsi pubblicamente pronto a chiedere il commissariamento di Sei Toscana. "Se si potrà fare io sarò favorevole". Poco dopo nella sua veste di presidente dell'assemblea dei soci di Ato...

Era stato per primo il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli a dirsi pubblicamente pronto a chiedere il commissariamento di Sei Toscana. "Se si potrà fare io sarò favorevole".

Poco dopo nella sua veste di presidente dell'assemblea dei soci di Ato Toscana Sud, Ghinelli portò la questione all'attenzione degli altri 106 membri durante una delle ultime riunioni. Ma in quella circostanza venne a mancare il numero legale e pertanto l'assise non si espresse. Ma ancora prima dell'esposizione diretta del primo cittadino di Arezzo, dai banchi del consiglio regionale toscano era giunta conferma di come l’Anac avesse avviato le procedure di proposta di adozione di gestione straordinaria di Sei Toscana e Siena Ambiente. Nella stessa circostanza venne spiegato che all’origine dei provvedimenti c'era “l’appalto per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Toscana Sud aggiudicato a Siena Ambiente spa in qualità di capogruppo e mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese”. A distanza di poco più di due mesi da quei fatti ecco che l'Anac, autorità nazionale anti corruzione, presenta la stessa richiesta: "misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio" per Sei Toscana. Adesso la palla passerà direttamente al Prefetto senese che dovrà decidere se accogliere o meno le istanze presentante l’Authority guidata da Raffaele Cantone. E' questo soltanto l'ultimo dei tasselli relativi alla complicata vicenda riguardante lo scandalo che ha travolto la Ato Toscana Sud, al centro dell'attenzione giudiziaria e mediatica per l’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione che vede indagate figure di vertice della società e altri soggetti collegati, per i quali sono stati disposti arresti domiciliari o misure interdittive. Nel frattempo proprio in questi giorni, sul sito dell'Ato Toscana Sud è comparso il bando per la selezione di potenziali nuovi direttori generali.

In seguito all'avvio dell'operazione della Guardia di Finanza, denominata "clean city", l'allora numero uno di Ato Toscana Sud, Andrea Corti, è finito agli arresti domiciliari. Dopo di lui venne incaricato il vice Enzo Tacconi ma, nelle scorse settimane è stato raggiunto da un avviso di garanzia con l’accusa di concorso in corruzione e turbativa d’asta. Al momento la poltrona è occupata da Elisa Billi, dipendente di Ato Toscana Sud, direttore generale facente funzione.

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