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Cronaca Centro Storico / Via Roma

La bici caricata sul treno, gli amici di Arezzo, la notte fuori. Le 20 ore "da scomparso" dell'11enne

Ieri intorno a mezzogiorno si sono chiuse - nel centro storico di Arezzo - le ricerche del ragazzino allontanatosi volontariamente dalla propria casa di Civitella in Valdichiana. I perché della fuga

Il sollievo dopo un grande spavento. Si sono chiuse intorno a mezzogiorno di ieri, giovedì 27 luglio, le ricerche di un 11enne residente nel comune di Civitella in Valdichiana di cui la madre non aveva più notizie dal pomeriggio precedente, da quando cioè il piccolo era uscito di casa in sella alla propria bicicletta. È rimasto fuori per ore e ore, poco più di una ventina, fino al ritrovamento in pieno centro ad Arezzo: l'11enne è stato rintracciato all'incrocio tra via Roma e corso l'Italia. Le ricerche - che hanno sfruttato sia le tracce lasciate dal telefonino dello scomparso che le testimonianze degli amici - sono state coordinate dalla questura aretina.

L'allontanamento volontario

Il preadolescente (deve compiere 12 anni il prossimo autunno) aveva lasciato casa nella giornata di mercoledì 26 luglio, tra le 15 e le 16. Aveva con sé la bicicletta. Si è diretto alla stazione ferroviaria di Badia al Pino. Qui ha preso il treno 9226 di Lfi, che collega Sinalunga ad Arezzo. Una volta giunto nel capoluogo, è smontato e con la bici si è mosso per la città, assieme ad alcuni amici. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti che si sono occupati del caso, non ci sarebbero stati particolari motivi dietro l'allontanamento. Si sarebbe trattato di una "fuga" per trascorrere un po' di tempo assieme ai coetanei aretini. Tanto che, col passare del tempo, l'11enne sarebbe stato colto dal timore di avere commesso un grosso errore. E forse sarebbe anche tornato a casa prima di sera, se solo avesse saputo cosa raccontare ai familiari per giustificare la sua assenza. Probabilmente, irretito dalla paura, avrebbe rimandato il momento del ritorno fino a rimanere bloccato ad Arezzo per la notte.

La notte in città

Intanto l'allarme dei familiari alle forze dell'ordine era scattato e con esso le ricerche della Polizia di Stato - in particolare quelle della Squadra Mobile guidata dal dirigente Sergio Leo - con l'aiuto di vigili del fuoco, carabinieri, guardia di finanza, emergenza sanitaria, servizio Protezione civile della provincia, polizia provinciale, Comune di Arezzo, polizia municipale di Arezzo e personale del soccorso alpino speleologico toscano.

L'11enne - riferiscono gli inquirenti - non avrebbe avvertito i suoi amici della "bravata". Forse qualcuno dei suoi conoscenti lo ha anche aiutato - in buona fede - a cercare un posto dove trascorrere la nottata: non avrebbe infatti dormito in strada. La mattina si è rimesso in moto e, grazie al segnale del suo cellulare e alle testimonianze di alcuni coetanei nel frattempo rintracciati, è stato ritrovato. Era sul marciapiede di via Roma, nei pressi del negozio di abbigliamento Stradivarius. 

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