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Cronaca

L'avvocato di Giacomo Ciriello: "E' glaciale. Vuole 32 libri". Autopsia, almeno 3 colpi sparati

"Voglio restare solo", ha detto all'avvocato. Giacomo Ciriello, il 18enne assassino del padre, non ha parlato davanti al Gup Annamaria Loprete, che questa mattina era in carcere assieme al pm Laura Taddei e all'avvocato difensore del ragazzo...

"Voglio restare solo", ha detto all'avvocato. Giacomo Ciriello, il 18enne assassino del padre, non ha parlato davanti al Gup Annamaria Loprete, che questa mattina era in carcere assieme al pm Laura Taddei e all'avvocato difensore del ragazzo Stefano Del Corto. E' forse choccato e appare glaciale, secondo il suo legale.

Mutismo freddo e niente domiciliari

Nessuna strategia, Giacomo si è chiuso nel mutismo dopo la tragedia. "E' di ghiaccio", ha spiegato l'avvocato Del Corto, una volta uscito dalla prigione San Benedetto dove il 18enne è recluso dalla mattinata di lunedì. L'arresto è stato convalidato e il legale non ha chiesto nemmeno la possibilità che al giovane vengano concessi i domiciliari. Perché, ipotizza la difesa, la miglior soluzione al momento è quella di rimanere isolato dal mondo. Un mondo per realizzare quello che è accaduto nella tarda serata di domenica, prima che il ragazzo chiamasse il 112 alle 23,52 autodenunciandosi: "Ho ucciso mio padre".

Non ha chiesto della mamma, ma di avere 32 libri

Non ha chiesto della madre, non ha parlato né col giudice, né con l'avvocato. Mamma Katia vorrebbe andarlo a trovare, il 18enne ha chiesto soltanto di ricevere dei libri. Ne ha ordinati 32 prima dell'omicidio grazie al "Bonus libri" del governo ed adesso vuol stare solo, in galera, a leggere.

L'autopsia: due colpi contro il padre

Intanto dall'autopsia eseguita questa mattina all'ospedale San Donato di Arezzo dal professor Gabbrielli e dal tecnico Doretti della Medicina legale dell'Università di Siena è emerso come i colpi esplosi dalla doppietta siano stati più di due. Il primo a vuoto, quasi che Giacomo volesse provare l'arma prima del ritorno del padre. Altri due contro la vittima designata. Uno - quello fatale - allo zigomo sinistro di Raffaele Ciriello. L'altro ha invece colpito il fabbro 51enne a un braccio. Non è chiaro in quale ordine di successione.

Verso la perizia psichiatrica

La posizione del 18enne è delicatissima, l'omicidio volontario con due aggravanti (la premeditazione e il padre come vittima) aprono le porte dell'ergastolo in un processo ordinario. Restano da chiarire, però, le condizioni di salute mentale dell'assassino. L'avvocato Del Corto ha spiegato che è prematura la richiesta di una perizia psichiatrica, ma ha lasciato intendere che la via verrà probabilmente percorsa. D'altronde il legale ha confermato che Giacomo avrebbe dovuto iniziare un percorso assieme a uno psicologo. Un percorso, però, mai cominciato.

@MattiaCialini

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