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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Siamo tutti dipendenti dai like, nuova droga a buon mercato. Come liberarsi da questa schiavitù

I consigli della psicoterapeuta Barbara Fabbroni che analizza la dipendenza dai "mi piace", legata alla dopamina

“Che cosa non farei per un like? Devo incuriosire i miei follower? Devo creare contenuti intriganti così almeno aumentano i miei seguaci? Il mio ultimo post ha avuto un sacco di like”. Sono alcune delle frasi che vengono pronunciate dagli amanti dei social. In questo palcoscenico mondano, la dipendenza da like o da commento è la “normale” conseguenza di una vita da social.

La fame di piacere

Il popolo dei social ha fame di piacere, di catturare l’attenzione, di entrare all’interno della vita dell’altro attraverso la sua visibilità quotidiana. Senza dubbio è una modalità comunicativa che sradica, rivoluzionando le abitudini quotidiane di soli 15 anni fa. Si è passati dalla cornetta telefonica casalinga a una comunicazione h24 con lo smartphone. E' sempre con noi come se fosse una parte del nostro corpo, a questo si è aggiunta una comunicazione completamente diversa e tutto passa da e-mail, messaggi, whatsapp, chat mettendo in archivio le lettere e le cartoline che hanno segnato un’epoca. Queste piattaforme online hanno rappresentato un’evoluzione rispetto al passato. Eppure, alcune persone stanno pagando un prezzo altissimo: l’inizio della dipendenza dei like.

Che cos’è la dipendenza da like e come si manifesta

Uno studio americano pone l’accento sulla sindrome da like per spiegare la dipendenza dai social. Attualmente i social sono diventati la nostra vita nella rete, dove portiamo sotto lo sguardo di tutti gli aspetti più belli e gratificanti della vita. È una meravigliosa vetrina: photoshop, filtri, sorrisi, pose seducenti, ristoranti, skincare e così via... così regaliamo frammenti importanti del nostro quotidiano. Ciò ha portato l’utente a diventare schiavo di tutti i meccanismi connessi al loro funzionamento: postare foto, scrivere frasi, commenti e opinioni e aspettare con trepidazione i like. Un “mi piace”, notificato con suono riconoscibile sullo smartphone, diventa per molti, motivo di gioia fino a trasformarsi in una ragione di vita. Perché tutto questo?

La dopamina dietro i like

Semplicemente perché la gratificazione che ne consegue conduce a una scarica di dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nei fenomeni di dipendenza. Ciò sta a significare che i social sono la nuova dipendenza. In Italia si è appurato che 1 persona sono 3 è sempre connessa, questo comporta un aumento significativo di dipendenza tra i giovani ma anche tra i meno giovani. Possiamo tranquillamente affermare che a quanto riportano le ricerche tra le più significative del settore i social oltre alla dipendenza creano un effetto ipnotico che fa restare incollati allo schermo del proprio smartphone. In questa macro categoria di fruitori troviamo non solo coloro che utilizzano questo mezzo per lavoro come ad esempio gli influencer, c’è una nutrita fetta di consumatori social che li utilizzano come il contenitore in cui affogare i dispiaceri della vita personale. Tuttavia, la maggior parte dei suoi fruitori ha uno specifico bisogno: ottenere una facile popolarità, fatta di consensi plateali, e legata a doppio filo a un mero esibizionismo del proprio ego. I più a rischio dipendenza sono proprio gli utenti con maggiore popolarità, e quindi più esposti ai like.

Cosa si nasconde dietro al bisogno di like

Cosa si nasconde dietro il bisogno di ricevere like? Nelle persone che hanno una dipendenza da like si cela il bisogno di sentirsi riconosciuti, visti, considerati, apprezzati. È un modo un po' distorto per nutrire quella parte di sé ferita che necessita di un riconoscimento nutritivo di “carezze” social. Il desiderio di approvazione, in passato, si manifestava con l’intrattenere un buon rapporto con i vicini o con i propri amici. Oggi con i social si è trasformata in competizione. Come ci possiamo liberare dalla dipendenza del like?

Come uscire dalla trappola social

Creati nuovi interessi e nuovi amici che non siano solo legati alla rete social. Sii consapevole che la tua vita è importante e tu non puoi metterla a disposizione di una moltitudine di persone che ti possono strappare la tua individualità, resta padrone di te stesso. Cerca stimoli e obiettivi nuovi che nutrano i tuoi bisogni. Dedica un tempo X ai social per il resto organizza il tuo tempo libero per fare altro. La vera risorsa sei tu, cerca l’approvazione all’interno di te, cercando di trasformare i tuoi limiti in risorse perché la vita è nel quotidiano non nella rete. Cerca di ritrovare in te gli stimoli e le motivazioni per sperimentare il mondo della vita lasciando che la rete occupi solo un piccolo spazio di tempo.

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