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Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Un copione di vita che intrappola nella favola di Biancaneve e i sette nani

Ci sono copioni individuali e copioni legati alle relazioni, come i copioni di coppia. Uno dei tanti, nelle relazioni affettive, è il copione Biancaneve e i sette nani

I copioni di vita caratterizzano le nostre vite, nessuno è escluso. Sono aspetti preziosi della nostra esperienza di vita che tracciano un itinerario lungo tutta la nostra esistenza. Ci sono copioni individuali e copioni legati alle relazioni, come i copioni di coppia. Uno dei tanti, nelle relazioni affettive, è il copione Biancaneve e i sette nani. La psicologia prende spunto dalle fiabe o dalle narrazioni poiché all’interno è racchiuso un mondo che in qualche modo ci appartiene.

Biancaneve e i sette nani è una fiaba scritta dai fratelli Grimm nel 1812.

Come ogni fiaba, anche Biancaneve nasconde dei profondi messaggi relazionali e delle verità interiori degni di una scoperta psicanalitica del profondo, un’immagine dell’anima molto diversa e, soprattutto, il punto focale, la relazione con i genitori: in particolare, quanto possa essere distruttiva.

Biancaneve è l’anima umana, un’anima che può essere comune a tante donne: candida come la neve ma al tempo stesso intessuta in una trama di invidia, sul problematico rapporto madre-figlia, sull’incedere impietoso del tempo che avanza sopra la bellezza e il potere della gioventù.

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Barbara Fabbroni

Il modello materno introiettato non è per tutti un modello di cura, di attenzione, di donazione, di dedizione, di amore così la persona costruisce una modalità comportamentale per proteggersi.

Ben sappiamo che alla base di tanti i nostri disturbi, traumi, nevrosi, eccessi caratteriali c’è di fondo un conflitto di un rapporto fallito con i genitori dove la madre è la vita mancante, sia difetto - ovvero una madre assente -, sia per eccesso, ovvero una madre iperprotettiva e morbosa.

Per costruire la propria personalità ci vogliono diversi modelli di femminilità: una madre accudente e affettuosa e una matrigna che può essere anche una zia cattiva oppure una madre narcisista. Tutto questo si cementa all’interno di sé creando poi un terreno su cui crescere ed evolvere. Le donne che hanno avuto la sfortuna di incontrare una madre-matrigna possono vivere la sindrome di Biancaneve tanto da portarla all’interno delle proprie relazioni.

Biancaneve incontra i 7 nani, ovvero incontra l’ignoto, lo sconosciuto, qualcuno che non è rifinito, bensì mancante.

I nani la ospitano offrendole un rifugio, mentre lei li aiuta accudendoli nelle faccende domestiche. Biancaneve in cerca di rifugio resta con loro seppur non siano persone complete ma mancanti. Spesso molte donne vivono la sindrome di Biancaneve, ovvero sono persone che si sentono a disagio con l’immagine che lo specchio restituisce loro, associando gli anni compiuti con un velo di assoluta negatività.  

La sindrome è dovuta a una concezione distorta che la persona sviluppa di sé, dovuta a un elevato livello di immaturità emotiva. Perdendo la percezione della realtà la persona si classifica come vecchia, autolimitandosi, nonostante le opportunità e la vita che gli si offre davanti. Il presente non viene accettato, tanto quanto la propria immagine. Le persone con questo disturbo vivono perennemente nella paura, nella solitudine, nella sofferenza, non capendo quanto la vita, ogni anno che passa, sia sempre una mela da mordere con passione. Il veleno è nella mente, non nella perdita di giovinezza.

Se sono fortunate arriva un Principe Azzurro a salvare la povera fanciulla dagli incantesimi, diventato il classico cliché dell’amore platonico. Così la coppia Biancaneve e i 7 Nanni, è una coppia dove c’è l’amore platonico ma nulla è consumato per paura di perdere la propria bellezza. Generalmente sono uomini maturi, pronti ad assumersi le responsabilità delle loro azioni e scelte. Se a far sì che Biancaneve, come per la Bella Addormentata sprofondata in un sonno mortale, sia stato l’amore fallimentare con i genitori, allora la rivincita dai traumi passerà attraverso un sano amore per sé stesse, ecco allora l’immagine regale del Principe Azzurro. Quindi nella coppia Biancaneve e Principe Azzurro, l’uomo funge da risveglio perché solo così la donna Biancaneve potrà individuarsi, rinascere, liberarsi e rendersi autonoma.  Quindi è una coppia dove l’altro è il mezzo scelto per rinascere.

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