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Martedì, 30 Aprile 2024
Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

BLOG | Quando la famiglia non esiste

Famiglia è legame, sentimento e stabilità, non discriminabile sulla base del genere sessuale o della struttura familiare. Di Barbara Fabbroni

L'osservazione del contesto sociale ci pone di fronte alla presenza di variegate realtà familiari.

Negli ultimi anni i nuclei familiari di tipo tradizionale sono stati affiancati da differenti modelli familiari, in continua diffusione.

Oramai famiglia è molto più di una coppia eterosessuale con figli.

Famiglia è legame, sentimento e stabilità, non discriminabile sulla base del genere sessuale o della struttura familiare.

Sono vari e differenti i modi di essere famiglia, con essi scompare il presupposto che per anni ha caratterizzato la famiglia tradizionale, ossia la convinzione che la genitorialità debba necessariamente essere legata alla filiazione.

La famiglia non rappresenta certo un modello unico e universale di facile definizione. Come tante altre istituzioni sociali la famiglia è condizionata sia dalla realtà all’interno della quale si crea e si evolve, sia dalle influenze esterne che essa riceve.

Qualunque essa sia, la famiglia funzionale promuoverà il corretto sviluppo dei suoi membri, permettendo ad ognuno di mostrare la propria individualità, al contrario una famiglia disfunzionale creerà un ambiente tossico che intellettualmente o emotivamente invalida i suoi membri e può addirittura diventare terreno fertile per una gran varietà di disturbi psicologici.

Talvolta, esistono contesti o situazioni che possono rendere una famiglia disfunzionale, nella quale conflitti, comportamenti ingiusti, abusi si verificano con una regolarità tale da indurre i suoi componenti, incluso il bambino, a ritenerle azioni normali.

La famiglia disfunzionale è molto spesso formata da genitori con problematiche relazionali, o con storie di dipendenza da alcol e droghe, affetti da malattie nervose o cresciuti a loro volta in un contesto simile.

Le famiglie disfunzionali tendono a essere imprevedibili, caotiche e spaventose per i bambini.

Ecco che il “posto sicuro”, i bisogni primari, le loro esigenze fisiche (cibo, riparo, protezione da abusi fisici o danni in genere), i bisogni emotivi (conforto quando sono afflitti, essere calmati quando sono spaventati, per esempio), non vengono soddisfatti nelle famiglie disfunzionali perché i genitori non adempiono alle loro responsabilità fondamentali.
I bambini hanno bisogno di struttura e routine per sentirsi al sicuro; hanno bisogno di sapere cosa aspettarsi. Quando la famiglia non esiste, i bisogni dei bambini sono spesso invisibili o trascurati, non ci sono regole chiare o aspettative realistiche.

A volte, ci sono regole troppo dure o arbitrarie, altre volte c’è poca supervisione e nessuna regola per i bambini.

Inoltre, i figli spesso sperimentano il comportamento dei loro genitori come irregolare o imprevedibile, hanno paura di sconvolgere i loro genitori o scatenare la rabbia e il conseguente abuso, o spesso si sentono in ansia tornando a casa da scuola perché non sanno cosa troveranno.
In alcune famiglie disgregate, gli adulti tendono a essere così preoccupati per i propri problemi che non danno ai loro figli ciò di cui hanno bisogno, invertendo il ruolo genitoriale, richiedendo per loro sicurezza, amore incondizionato da parte dei figli.

Molto semplicemente, le famiglie disfunzionali non sanno come affrontare i sentimenti in modo sano. I genitori che hanno a che fare con i propri problemi o si prendono cura di un partner dipendente o disfunzionale, non hanno il tempo, l’energia o l’intelligenza emotiva di prestare attenzione ai sentimenti dei figli.

Il risultato è detto Childhood Emotional Neglect (Trascuratezza emotiva infantile): nella pratica i bambini lo sperimentano con l’assunto i miei sentimenti non contano, i miei bisogni non contano, quindi non esisto, non valgo. Ovviamente, questo danneggia l’autostima di un bambino, lo fa sentire poco importante, indegno di amore e attenzione, con le relative conseguenze psicologiche da adulto.

I bambini cresciuti in famiglie disfunzionali non imparano a riconoscere il proprio valore e a occuparsi dei propri sentimenti, anzi si sintonizzano sui sentimenti degli altri per sopprimere i propri, reiterando questo atteggiamento anche in età adulta. Diventa così un copione di vita che struttura e trama l’essere nel mondo di quella persona.

Oltre a ignorare i bisogni emotivi di un bambino, i genitori possono anche danneggiare la sua autostima con nomi dispregiativi e critiche inappropriate.

In un tale contesto familiare, il tipo di comunicazione è spesso associata a una critica costante, alcune volte manifesta, altre volte, più sottile: i genitori usano sarcasmo, prese in giro, offese travestite da complimento con il subdolo tentativo di dire qualcosa di negativo senza sembrare crudele.  
Nelle famiglie adeguate, anche i problemi più grandi posso essere gestiti attraverso una comunicazione sana. In una famiglia disfunzionale gli adulti non si chiariscono l’un l’altro, tantomeno con i loro figli.

Ai bambini di una famiglia disfunzionale non viene data l’opportunità di essere chi vogliono essere. Non sono autorizzati a prendere le proprie decisioni, sviluppare preferenze diverse da quelle dei loro genitori o avere amici disinteressati.

Quando la famiglia non esiste vi è mancanza di rispetto al suo interno, confusione dei ruoli familiari, i figli vengono investiti di ruoli che non gli competono, aumentano i conflitti fino ad arrivare ad abuso o violenza fisica o verbale, che può presentarsi tra genitori, genitori e figli, fratelli.

Spesso il distanziamento emotivo prende il sopravvento nelle relazioni familiari, con un rapporto affettivo freddo, mancando gli abbracci, i baci, l’ascolto, oppure i genitori caricano emotivamente di aspettative non realistiche i propri figli, riversando le proprie ambizioni mancate sui figli, eccedendo spesso in disciplina (ad esempio vengono richiesti ai figli sforzi eccessivi in una disciplina sportiva o uno studio esagerato).

In conclusione, in tali casi, la famiglia non rappresenta più il luogo della sicurezza, della cura, della protezione, e laddove si vive in un ambiente che non può offrire nulla di tutto ciò diventa psicologicamente deleterio per tutti i membri.

Tuttavia, le cause delle famiglie disfunzionali non vanno ricercate in un solo membro, ma sono molto più complesse, dato che si trovano nei rapporti che sono stati stabiliti nel tempo e nel modo in cui gli altri membri hanno risposto al conflitto.

Le famiglie disfunzionali sono semplicemente quelle che non dispongono delle risorse psicologiche necessarie per affrontare la coesistenza in un modo assertivo e favorevole allo sviluppo dei suoi membri. Ciò significa che, di fronte a una crisi, qualsiasi famiglia funzionale può diventare disfunzionale in quanto tutto dipenderà dal modo in cui affronterà l’evento o la crisi.

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