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A cura di Enrico Meacci

Addio alle auto a benzina e diesel dal 2035?

Nei giorni scorsi c’è stata infatti l’approvazione da parte del Parlamento europeo di una proposta della Commissione che prevede il divieto per le case automobilistiche di produrre e vendere auto con motore termico in Europa a partire dal primo gennaio 2035

La notizia è di quelle che non può lasciare indifferenti. Specialmente chi, come chi scrive è appassionato di auto, di motori  e la puzza di benzina mi far girar la testa… come cantava Jovanotti.

Nei giorni scorsi c’è stata infatti l’approvazione da parte del Parlamento europeo di una proposta della Commissione che prevede il divieto per le case automobilistiche di produrre e vendere auto con motore termico in Europa a partire dal primo gennaio 2035. Quindi nel nostro futuro ci saranno solo auto a emissioni zero alimentate o a energia elettrica o a idrogeno.

In verità la questione è più complessa di così e molto più articolata di come è stata rappresenta dai principali organi di informazione. Infatti è giusto ricordare che l’iter giuridico amministrativo che potrebbe portare a questa determinazione (il condizionale è assolutamente obbligatorio in questa fase) è ancora piuttosto lungo e articolato. Quindi ancora c’è tempo e soprattutto vari modi prima che la proposta diventi davvero vincolante.

Come a dire che per diventare effettiva, nei prossimi mesi la proposta dovrà essere negoziata con il Consiglio dell’Unione Europea, ovvero l’organo in cui sono rappresentati i governi dei  Paesi membri dell’Unione. Con ciò non si può escludere in questa fase una revisione della proposta o addirittura una sua interruzione. Infatti se nel frattempo dovessero arrivare altre soluzioni alternative di mobilità, come ad esempio i biocarburanti a bassissime emissioni, il provvedimento potrebbe essere corretto.

Cominciamo quindi a fare un po’ di chiarezza.

Iniziamo dunque con il dire che il divieto potrebbe valere se la proposta dovesse diventare legge, solo per la produzione e la vendita di auto nuove ma non coinvolgerebbe, almeno nelle sua fasi iniziali il mercato delle auto usate e non riguarderebbe neppure le vetture già in circolazione.

L’obiettivo è quello di ridurre del 55% le emissioni di particolato e di inquinanti prodotti dalle auto entro il 2030.

Dal punto di vista industriale si tratta di convertire un intero ciclo produttivo di motori endotermici a benzina, gasolio, gpl, metano, bifuel eccetera in motori elettrici per tutte le case automobilistiche che commercializzano i loro prodotti nel vecchio continente. Non proprio una cosetta semplice, premesso e considerato che un'auto elettrica non è una scatola con quattro ruote e il motore di una lavatrice, per capirsi!

Un'auto elettrica, totalmente alimentata con energia elettrica presuppone uno studio e una progettazione ad hoc e non è come potrebbe pensare qualcuno sbagliando, semplicemente togliere un motore termico dal cofano anteriore e ficcarci un pacco batterie. L’auto elettrica non è questo.

Le principali auto elettriche in commercio sono vetture che sono state progettate fin dall’inizio per essere 100% elettriche e il bilanciamento dei pesi, l’alloggiamento del pacco batterie, la linea, il cx, il software e le ruote stesse, solo per citare alcuni componenti, sono stati concepiti in modo specifico per quel determinato modello. Pensate ad esempio alle Audi e-tron, alle BMW classe i, alla Hyundai Kona EV, alla Kia EV6, passando per la Lotus Eletre, le Mercedes EQS,o ancora le Volkswagen serie ID solo per fare degli esempi.

Quindi per il momento potrete continuare a circolare con la vostra attuale auto e potrete anche acquistarne una nuova alimentata con carburanti tradizionali. Tutto questo almeno fino al 31 dicembre 2034. Per ora.

Non dimentichiamo poi che il passaggio all’alimentazione elettrica dovrà avvenire in modo graduale e soprattutto dovrà permettere un ridimensionamento dei prezzi delle auto elettriche, ancora molto alti rispetto alle controparti termiche. Inoltre l’auto elettrica al momento risulta scontare la difficoltà della gestione delle ricariche (complice una rete infrastrutturale piuttosto scarsa) e non garantisce l’autonomia per compiere grandi viaggi. Senza parlare poi del costo dell’energia elettrica schizzata alle stelle.

Quindi per il momento la rivoluzione elettrica può attendere anche se il mondo della mobilità pare avere imboccato una strada che esclude per sempre i carburanti liquidi. Staremo a vedere.

Addio alle auto a benzina e diesel dal 2035?

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