rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Lettori Selvaggi

Lettori Selvaggi

A cura di Elena Giacomin

Centro Storico

"Una concatenazione di immagini e parole che non raccontano una storia ma invitano a porsi domande"

#LettoriSelvaggi è una rubrica sui libri per i più piccoli curata da Elena Giacomin, libreria La casa sull’Albero

Fior!, Forme!, Immagina, Hervé Tullet, Franco Cosimo Panini 

Hervé Tullet è senza dubbio uno degli autori più conosciuti e più amati di libri per bambini.
Un libro, Un gioco, Io sono Blop! sono solo alcuni degli albi dell’autore, di origini francesi, trapiantato a New York, che abitano gli scaffali delle biblioteche a casa come a scuola, libri che spesso rappresentano punti di partenza di percorsi dedicati all'arte ed alla creatività.
In questo momento in libreria abbiamo tre bellissime novità che danno conto della carica innovativa del lavoro di Tullet, tutto orientato a varcare il confine tra lettore ed autore, coinvolgendolo attivamente nella lettura e nell'interazione con il libro.
Fiori! e Forme! sono due cartonati senza parole di formato quadrato pensati per i piccolissimi. Si tirano fuori da una scatola e si aprono a fisarmonica. Non c'è un inizio ed una fine del libro, ogni lettori si avventura  tra queste pagine in maniera personale, giocando ed interagendo con buchi, trasparenze, sovrapposizioni.
Un invito a guardare, toccare e mescolare, a stimolare l'immaginazione fin da piccolissimi così come suggerisce anche Immagina, arrivato in Italia sempre grazie a Franco Cosimo Panini Editore.
Una concatenazione di immagini e parole che non raccontano una storia nel senso canonico del termine, ma che invitano ad osservare, a porsi domande, ad aprirsi ad infinite possibilità creative.

Ritagli, carte speciali, texture, collage, sagome suggeriscono degli stimoli, che ogni lettore interpreta e rielabora in maniera sempre originale, trasformando l'esperienza della lettura in qualcosa di inedito e stupefacente. Tullet in tutte le sue opere esprime una filosofia sull’infanzia chiara e coerente, che ha origine nella consapevolezza che  i bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi. Più sono piccoli e più aperti sono. Hanno tutti i recettori pronti  a ricevere impulsi creativi, l’unica cosa che serve è mostrare loro qualcosa, per farla diventare l’inizio di una nuova storia.

Si parla di

"Una concatenazione di immagini e parole che non raccontano una storia ma invitano a porsi domande"

ArezzoNotizie è in caricamento