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l'Arezzo promosso ad Alessandria, ma domenica prossima...

Non tragga in inganno il risultato, che era quasi scontato alla vigilia ma è stato bugiardo. L'Arezzo avrebbe veramente meritato almeno il pari, visto il primo tempo dominato e la ripresa giocata senza perdere la testa contro l'Alessandria, la...

Non tragga in inganno il risultato, che era quasi scontato alla vigilia ma è stato bugiardo. L'Arezzo avrebbe veramente meritato almeno il pari, visto il primo tempo dominato e la ripresa giocata senza perdere la testa contro l'Alessandria, la squadra che salvo accadimenti a oggi inattesi ammazzerà il campionato di Lega Pro girone A.

Scorrendo i nomi che compongono la rosa dei grigi non si scorge debolezza. I piemontesi hanno davvero due squadre in grado di arrivare in fondo al campionato in testa, l'Arezzo no.

Ma i ragazzi di Sottili hanno venduto cara la pelle, come auspicava il loro allenatore alla vigilia dell'incontro.

Un piccolo turn over per via delle tre partite in una settimana aveva messo in panchina Iocolano e Gonzalez, due degli uomini migliori dell'intero campionato, ma quando Braglia (allenatore dei grigi) ha capito che senza rischiare non avrebbe probabilmente vinto, è ricorso a loro, insieme a Fishnaller e Bacalon per scardinare le certezze difensive dell'Arezzo. Dieci minuti con attaccanti che sbucavano da tutte le parti e una difesa grigia fortissima, hanno permesso all'Alessandria di passare in vantaggio. Dieci minuti che hanno fatto comprendere a chi assisteva all'incontro senza gli occhi troppo foderati dal tifo, che la squadra di Braglia ha mille risorse e tutte di prima qualità.

In quel frangente, era la metà del secondo tempo, si è vista la differenza tra le due rose, ma nonostante questo gli amaranto non si sono scoraggiati e non hanno perso la testa, tanto che si sono riportati avanti cercando un pareggio a quel punto difficilissimo da raggiungere.

Stavolta non c'è stato un tempo "regalato" agli avversari. Stavolta l'Arezzo ha dimostrato di essere una squadra di qualità e personalità, capace di giocarsela alla pari con la Juventus del girone.

Fra i singoli amaranto, tutti encomiabili per impegno e concentrazione, stavolta meritano una menzione particolare Sabatino, Foglia, Yamga e capitan Moscardelli.

la partita di Alessandria ci ha detto che gli amaranto sono in grado di competere con chiunque e su qualsiasi campo, e che un paio di aggiustamenti al prossimo mercato di gennaio potranno coprire le poche magagne della rosa aretina.

Domenica sarà difficile tornare al normale campionato, quello che dopo Siena e Alessandria mette di fronte all'Arezzo il Tuttocuoio. Lì, contro una squadra tosta (il nome non inganni) che in classifica ha un punto in più degli amaranto, verdremo davvero se l'Arezzo saprà comportarsi da grande squadra e mettere fieno in cascina.

Sarà forse la partita più difficile da preparare per Sottili, che non ha certo avuto bisogno di caricare i suoi per giocare contro Siena e Alessandria, ma che dovrà lavorare parecchio per evitare cali di concentrazione in una partita solo apparentemente meno difficile.

L'Arezzo domenica prossima avrà bisogno di tutto il calore del suo pubblico per raggiungere quei dieci punti in 5 partite (comprendenti quella di Alessandria) che ne confermerebbero le ambizioni, quelle di figuarare tra le prime 4 in fondo al campionato e giocarsi la promozione ai Play Off.

Sono proprio gli incontri con avversari come il Tuttocuoio che possono e devono fare la differenza.

E domenica alle 18,30 tutti allo stadio per assistere ad Arezzo - Tuttocuoio, per sostenere gli amaranto durante novanta minuti dall'esito tutt'altro che scontato. Sarà una prova di maturità anche per il pubblico aretino.

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