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Bella Giostra, ma quei cinque...

Solo tre giorni fa avevo scritto di una Giostra nella quale è diventato troppo facile fare 5 (centro) e puntualmente la cosa si è verificata durante le carriere. Otto centri. Quello di ieri è stato un Saracino vinto da chi ha sbagliato meno...

Solo tre giorni fa avevo scritto di una Giostra nella quale è diventato troppo facile fare 5 (centro) e puntualmente la cosa si è verificata durante le carriere. Otto centri.

Quello di ieri è stato un Saracino vinto da chi ha sbagliato meno, non da chi ha fatto di più. Ormai i quattro cavalieri di Porta Santo Spirito e Porta Sant'Andrea sono in grado di fare 5 ogni volta che non si verificano imprevisti durante la carriera. E gli altri giostratori stanno crescendo, al punto che presto anche loro saranno in grado di far centro la maggior parte delle volte.

Ma se il 5 diventa abitudine in piazza, allora qualcosa non va. Tutti cominceranno a pretenderlo da tutti e invece che in attesa della grande performance, si vivrà la Giostra in attesa dell'errore.

Ieri si è visto un torneo spettacolare, ma solo perché era la prima volta che in piazza si totalizzavano otto centri. Se la cosa diventerà abitudine perderà la sua spettacolarità per divenire noiosa attesa dell'errore.

Il lavoro di addestramento dei giostratori è ormai quasi perfetto per le condizioni date, merito in buona parte di Gianni Martino, "allenatore" dei ragazzi prodigio di Porta Santo Spirito. E' dal suo arrivo "in panchina" che è stato chiaro a tutti che una preparazione seria e raffinata è in grado di portare dei buoni fantini (quelli con la testa più fredda al momento giusto) al livello del 5 come abitudine.

Lo ribadisco con maggior decisione di tre giorni fa: occorre pensare a qualcosa che complichi la vita ai giostratori, in modo che il 5 durante la Giostra del Saracino torni ad essere una spettacolare eccezione.

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