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A cura di Matteo Marzotti

Ghirelli infuriato e 'tradito'. L'ipotesi di uno stop che separa le leghe ma anche i club di serie C

Non tutti sono a favore dell'ipotesi (tale è ad ora) del sorteggio per decretare la quarta promossa. Una bozza riservata che adesso divide club e leghe

L'emergenza Coronavirus ci ha fatto vedere fin troppo bene cosa può accadere quando una lettera confidenziale, una bozza con delle linee guida, destinata solo agli addetti ai lavori viene data in pasto alla stampa prima di essere 'limata' e diventare così ufficiale. Si crea agitazione perchè si prende per vero qualcosa che è ancora teoria, che può diventare più o meno reale a seconda dei casi.

Basta ricordare ad esempio il fuggi fuggi generale dalla Lombardia non appena venne anticipata la chiusura della regione su decisione del premier Conte che sobbalzò per quella fuga di notizie, propiziata da addetti ai lavori, persone con le quali era in atto un confronto per valutare le misure da adottare. Una vicenda analoga è accaduta in Lega Pro.

Ghirelli 'tradito' dopo aver ascoltato i club

Per certi versi Francesco Ghirelli nelle ultime 72 ore deve essersi sentito un po' come Giuseppe Conte. La lettera-bozza contenente le linee guida era destinata ai presidenti dei 60 club di serie C. Al suo interno i punti fondamentali per attuare quanto chiesto dalla maggioranza dei club: fermare qui il campionato. Un documento che testimoniava la vicinanza del presidente ai propri club, pronto anche a farsi carico delle richieste da portare davanti all'Assocalciatori. Da qui è nata la proposta, anzi l'ipotesi perchè di questo si parla, da portare in assemblea visto che anche in caso di stop l'intenzione è sempre stata quella di non cancellare promozioni e retrocessioni. Peccato però che la lettera da pubblica sia diventata di dominio pubblico e la colpa non è certo della stampa che ha fatto il suo lavoro.

Promozione con sorteggio: non tutti sono d'accordo

Tre promosse direttamente (la prima di ogni girone) più una tramite sorteggio che coinvolgerebbe le squadre attualmente nelle posizioni playoff tenendo conto del tabellone. La decima contro la quinta e così via, facendo entrare di volta in volta le pretendenti. Un meccanismo che premierebbe la più fortunata senza tenere conto del campo e del vantaggio che una squadra avrebbe meritato conquistando una posizione di rilievo piuttosto che un'altra. Arrivare secondi piuttosto che settimi ha la sua bella differenza ai playoff. Guai a pensare che la promozione a tavolino e il sorteggio piaccia a tutti. Lo stesso Galliani, nonostante il vantaggio extralarge del Monza, preferirebbe vincere in campo. Ci sono poi altre squadre in tutti i gironi che sono contrarie. Carpi, Monopoli, Vibonese, Sudtirol, ma anche Reggiana, Bari e Carrarese hanno espresso i loro dubbi. Con questi presupposti c'è tutto il necessario per una lunga assemblea il prossimo 4 maggio che potrebbe comunque non bastare perchè sarà poi la Figc ad esprimersi.

Un protocollo non applicabile in C

Lo stop è ciò che vogliono i club, cercando di spiegare ai vertici che il protocollo studiato per riprendere i campionati e che prevede maxi ritiri in centri sportivi off limits, monitoraggi, esami medici a tutti i componenti delle prime squadre può essere applicato solo in A. Senza considerare poi le difficoltà logistiche e i mancati incassi al botteghino. E' proprio vero che adesso a Ghirelli serviranno ago e filo per trovare una via comune tra i propri club, serie B e serie D, i due tornei coinvolti dall'ipotesi che da riservata adesso è diventata oggetto di dibattito.

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