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Restauro del dipinto di Rendola, Chiassai: "Chi fa polemica si attivi per raccogliere fondi"

La prima cittadina di Montevarchi: "Restano da reperire ancora 1.800 euro per completare il saldo di questa prima parte del lavoro"

A seguito delle critiche mosse da Romeo Romei sul mancato restauro della tela di Michelangelo Vestrucci ritrovata in pezzi all’interno della chiesa di Rendola, risponde Silvia Chiassai Martini, prima cittadina di Montevarchi.

“Non è assolutamente vero che il restauro non sia mai iniziato. Il quadro è stato sottoposto ad un intervento conservativo, già concluso, ad opera della restauratrice Stefania Bracci. L’Associazione di Via dei Musei ha già raccolto una cifra importante, frutto proprio della sottoscrizione dei cittadini, ma restano da reperire ancora 1.800 euro per completare il saldo di questa prima parte del lavoro. Oltre a questo, l’Associazione, con il supporto del Comune, si è attivata per inserire il progetto nel sistema Toscana Art Bonus che permette di reperire donazioni private e finanziamenti regionali. Alla luce di questi fatti e dell’impegno profuso dall’Associazione di via dei Musei, consiglio vivamente al signor Romei di informarsi bene prima di fare polemica, magari potrebbe impegnarsi a raccogliere fondi se ha così a cuore l’opera, ma sembra che in realtà sia interessato solo a fare affermazioni chiaramente motivate più dalla critica politica che dall’interesse comune. Per quanto mi riguarda ribadisco nuovamente l’impegno preso nel programma elettorale del 2021: 'Un’opera che l’amministrazione ha voluto fortemente recuperare grazie all’Associazione di via dei Musei che l’ha scoperta. Con un protocollo d’intesa siglato con la Curia vescovile, proprietaria dell’opera, il dipinto presto sarà nuovamente restituito alla cittadinanza'. Contrariamente, infatti a chi è solo in grado di parlare, una volta che sarà definitivamente completato il restauro, sia conservativo che pittorico, l’amministrazione comunale e la Curia Vescovile non mancheranno di rispettare gli accordi presi nel protocollo di intesa per riportare il quadro in città. Si ricorda a tutti i cittadini interessati che si possono effettuare donazioni accedendo al sito Toscana Art Bonus, cercando alla voce 'soggetti beneficiari' l'Associazione Via dei Musei o cercando direttamente il 'Progetto di intervento di Restauro Chiesa della Compagnia Rendola'".

La replica di Romeo Romei

"Mi aspettavo, eventualmente un ringraziamento, invece - scrive Romeo Romeni - Silvia Chiassai Martini, sindaca del Comune di Montevarchi, ha replicato al mio appello rivolto a completare il restauro del quadro del pittore montevarchino Michelangelo Vestrucci, replica che si basa si notizie non vere, facilmente smentibili dai soggetti coinvolti e incomplete rispetto da quanto a me affermato.
Il quadro è stato scoperto da molti anni e non dall'associazione dei Musei. Già da anni, per esempio la restauratrice Stefania Bracci aveva cercato di ottenere la disponibilità del quadro per cercare di restaurarlo inserendolo in progetti di finanziamento di vari soggetti. Purtroppo il quadro non veniva messo a disposizione dalla Curia (non so esattamente quale ufficio preposto) e il quadro rimaneva a terra con un deterioramento costante e molto importante. Quando sono venuto a conoscenza di questa situazione sono intervenuto con una lettera aperta ai vari soggetti che ebbe grande spazio sui media, anche a livello nazionale. A seguito di tale iniziativa l’Arcivescovo Riccardo Fontana, della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mi telefono, affermando di aver conosciuto il problema, mi ringraziò e mi annuncio che sarebbe immediatamente intervenuto. Cosa che fece e in pochissimo tempo il quadro era a disposizione, e insieme alla restauratrice decidemmo di coinvolgere l'associazione di via dei Musei. L'associazione, con il supporto e la garanzia della Sindaca, accettò di farsene carico, promuovendo una sottoscrizione popolare alla quale in molti abbiamo partecipato anche andando a raccogliere i contributi. Di questo ringraziamo la sindaca e l'associazione.
Purtroppo i fondi raccolti non sono stati sufficienti neanche a un primo intervento conservativo, e il restauro, al contrario di quanto affermato nel programma presentato all'insediamento, il dipinto non è ancora restaurato e non può, per il momento essere riconsegnato alla cittadinanza. Credo sia stato opportuno rilanciare l'appello per reperire i fondi necessari al completamento del restauro. Ovviamente decisivo sarà l'impegno delle Istituzioni, degli enti e di tutti coloro che hanno a cuore l'arte e il nostro patrimonio che valorizzi i piccoli borghi. Un paese è più vivo se ha la sua chiesa (ovviamente non con il prete o con messe giornaliere o settimanali, il paese è troppo piccolo e sappiamo le difficoltà della Curia a tenere aperte tutte le Chiese) soprattutto è più ricco spiritualmente se riesce a salvaguardare i capolavori pagati e tramandati dagli antenati delle famiglie rendolesi. Ovviamente, serve anche che l'amministrazione rispetti gli impegni presi, non solo per il quadro, ma anche per la realizzazione del programma annunciato come, per esempio, risolvere l’annoso problema delle auto parcheggiate lungo la strada principale nei pressi della scuola e per creare un luogo di socializzazione e di svago per i più piccoli e per le famiglie della frazione. Impegni presi già nel 2016 e considerati "improcrastinabili". Non è propaganda ricordare e sollecitare gli impegni, io lo considero un impegno civile per i cittadini che hanno a cuore il proprio territorio".

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