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Cortona è il fronte più ampio della spaccatura del centro destra aretino. Lo scenario

Fratelli d'Italia nel congresso ha messo sul piatto tutti i nodi: giunta di Cortona, secondo mandato di Meoni, centrodestra in Provincia e stazione Medioetruria. Anche Ghinelli ha parlato di frattura

In questo momento è indubbio che la fotografia politica e amministrativa di Cortona presenta il fronte più ampio della spaccatura all'interno del centro destra aretino. A dirlo sono le parole e i fatti dei diretti interessati. I partiti protagonisti sono Lega e Fratelli d'Italia, l'amministratore al centro dello scontro politico è Luciano Meoni, il sindaco di Cortona. Se questo poi sarà contagioso si vedrà nei prossimi mesi. Intanto c'è da registrare che le schermaglie ci sono state, negli anni e nei mesi scorsi, sia sulla vicenda della presidenza Polcri per la Provincia, sia per l'amministrazione comunale di Arezzo dove, solo per fare un esempio, due interventi critici nell'ultimo consiglio comunale sono arrivati proprio dai banchi della Lega con Egiziano Andreani e Vittorio Giorgetti.

Congresso Fdi

Da sabato rimbombano sui tavoli della politica le parole espresse nel corso del congresso di Fratelli d'Italia dove il confermato segretario Francesco Lucacci e il consigliere nazionale di Fdi Francesco Macrì hanno messo sul piatto tutti gli argomenti bollenti e questi riguardano appunto la giunta di Cortona, la candidatura di Meoni per il secondo mandato e l'atteggiamento della Lega a Cortona, in Provincia e nella vicenda Medioetruria, una stazione alta velocità contesa tra Arezzo e la Valdichiana, ma sulla quale si alzano le voci della sua irrealizzabilità.

In sintesi Lucacci e company hanno chiesto espressamente che il sindaco Meoni non presenti la sua lista civica per la seconda candidatura, se vorrà avere con sé il centro destra unito, e inserisca Nicola Carini nella giunta come vicesindaco. Lo stesso Meoni invece tira dritto e secondo anche le parole riportate dal Corriere di Arezzo non accetterà nessuna delle condizioni poste da Fdi e che sono condivise anche da Forza Italia e da Noi Moderati. A questo punto è evidente che resterebbe solo la Lega a sostenerlo. 

"In assenza di una risposta a breve, o se essa sarà negativa, è Meoni che si porra' fuori dal centro destra e, con lui, chi lo sostiene" avevano spiegato Fdi, FI e Noi Moderati.

Meoni a Firenze da Salvini

La vicinanza della Lega al sindaco Luciano Meoni è indubbia, nonostante la sua prima candidatura abbia avuto come lancio la lista civica del sindaco "Futuro per Cortona". Proprio ieri è stato presente a Firenze alla manifestazione organizzata dal leader della Lega Matteo Salvini che aveva chiamato a raccolta tutte le compagini di estrema destra come lancio della campagna elettorale per le elezioni europee. Tra gli aretini presente anche il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli che ha anche un incarico regionale nel partito come responsabile agli enti locali.

Ghinelli parla di frattura nel centro destra

L'ultima miccia che ha fatto scoppiare questa serie di "conseguenze politiche" è stata la scelta di Creti al posto di Rigutino per l'eventuale realizzazione della stazione alta velocità Medioetruria. Il mondo cortonese ha sempre premuto per la prima localizzazione, in accordo con l'Umbria anche'essa a trazione leghista e in contrasto con la giunta Ghinelli, con le posizioni assunte da Fratelli d'Italia a livello provinciale e dal resto del centro destra, Lega esclusa. 

Quando il tavolo tecnico ha scelto Creti il sindaco Ghinelli ha fatto dichiarazioni nette e all'interno del suo ragionamento ha detto che nel centro destra servirà un'analisi approfondita: "si apre una frattura trasversale tanto nel centro sinistra quanto nel centro destra ma che ovviamente, per quanto riguarda il centro destra richiede una analisi approfondita del perché la parte umbra abbia avuto così peso rispetto alla parte toscana."

Da capire cosa significherà concretamente e quali conseguenze comporterà.

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