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Comitato Valle delle Piagge: "Sul Piano strutturale intercomunale Capolona-Subbiano c'è bisogno di partecipazione"

Le considerazioni dei membri del comitato sorto in difesa del territorio si rivolge direttamente al sindaco Francesconi

Ha preso avvio lo scorso 9 luglio il percorso di partecipazione popolare alla redazione del nuovo strumento urbanistico “Piano strutturale intercomunale Capolona-Subbiano”. Un documento particolarmente atteso che definirà il futuro utbanistico dei due territori per i prossimi anni. "Per questa ragione - spiegano dal comitato la Valle delle Piagge - abbiamo ha ritenuto opportuno riunirci in assemblea giovedì 29 luglio a Pieve San Giovanni per confrontarci ed informare la cittadinanza sull’avvio dei lavori al nuovo piano. Un incontro partecipato dove abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano la mancaza di informazione e coinvolgimento dei cittadini a tutti i livelli".

Le considerazioni del comitato

"Grazie a questo incontro, signor sindaco Francesconi, le diciamo ancora una volta che vogliamo essere seriamente informati circa il percorso di tale Piano strutturale presso il Comune di Capolona, percorso di riflessione e programmazione che riguarda le decisioni strategiche di utilizzo e di sviluppo del nostro territorio. Sappiamo benissimo che la partecipazione al nuovo Piano strutturale è prevista e ha un senso nella fase iniziale del procedimento, perché è in questa fase che tutte le alternative, poi da approfondire, sono considerate come possibili. Leggiamo sul sito del comune lo slogan “amministrazione trasparente”, ma non possiamo fare altro che guardarci in faccia e dire: “magari”. Nel sito l'area del Piano strutturale è assolutamente vuota di contenuti rilevanti e non permette di capire davvero che idee si stanno dibattendo. Inoltre alcune delle date indicate sono sbagliate. La prima regola della comunicazione è quella di saper modulare il messaggio a seconda del destinatario e di studiare canali che effettivamente permettano di raggiungere l’utente con un messaggio il più chiaro possibile. L’istituto della partecipazione non equivale ad una lezione didattica tra discente e allievo. Inoltre le facciamo notare che non tutti i cittadini hanno competenze e autonomie digitali o godono di adeguate coperture di rete o strumenti per collegarsi al web. Organizzare la partecipazione al Piano Strutturale solo on-line ci sembra un chiaro modo di escludere una bella fetta di popolazione dalla possibilità partecipativa. Che non si parli di ottempererare le norme in vigore anti covid poi, perché il Comune ha organizzato e organizza svariati concerti musicali proprio nelle nostre frazioni senza battere ciglio. Richiediamo quindi una rapida attivazione di modalità in presenza, con il rispetto di tutte le norme sanitarie, come doveroso, ma anche con l’ottemperanza alle norme della partecipazione civica attiva, altrettanto indispensabili per rispettare la legge. Cosa bolle in pentola? Uno sviluppo turistico? Uno sviluppo legato all'agricoltura? Una vasta zona di interesse archeologico? Rabbrividiamo al pensiero di una zona industriale nella nostra valle e meno male sono stati scongiurati i progetti di escavazione che l'amministrazione aveva portato in Regione senza nemmeno informare i cittadini. Si ricorda al sindaco la sua richiesta di accordo di pianificazione inviata agli enti preposti per modificare il Piano strutturale ancora in vigore? Altro che avvallare la richiesta di un privato. O ancora dare il permesso al progetto di un bacino irriguo che ha fatto scattare le indagini da parte della Procura della Repubblica e consequentemente mettere sotto sequestro l’area con l’accusa di reati quali “disastro ambientale per cava abusiva”.  
Lo stesso Piano strutturale sul quale oggi lei e la sua Ammistrazione siete chiamati a redigere. Capisce che non ci sentiami molto tranquilli?  Ci siamo chiesti come un primo cittadino abbia potuto evitare di presentarsi di persona e chiarire ai residenti le posizioni prese con conseguenze così catastrofiche. E ci chiediamo come ora, in pieno studio del Piano strutturale, avvenga la stessa cosa. Ci preoccupa che si voglia addirittura scongiurare la partecipazione dei cittadini, che si sa benissimo che cosa vogliono per il proprio Territorio. Non a caso l’orario in cui le riunioni si tengono online è assolutamente proibitivo per chi lavora. Siamo un comitato civico che ha raccolto in molte occasioni migliaia di firme di cittadini, che conta un pubblico di oltre 1.500 persone del luogo e non solo sui social, che fa eventi nel luogo, lo promuove, lo conosce e soprattutto lo vive ogni giorno. Siamo stati ringraziati pubblicamente dalla Procura della Repubblica per il nostro ruolo di presenza e vigilanza territoriale, di “...vere e proprie sentinelle”. Eppure, ed è quasi ridicolo dirlo, non siamo nemmeno stati interpellati dall'amministrazione di Capolona che dovrebbe rappresentarci ma che ancora una volta perde delle occasioni di relazione. Ci piacerebbe infine riscontrare in questa fase anche la coerenza con gli impegni presi dal sindaco pubblicamente in occasione del convengo che abbiano svolto nel 2019, quando le sue parole dichiaravano che la Valle delle Piagge doveva avere uno sviluppo turistico e agricolo e che bisognava proprio fare in modo che nessuno mai potesse ancora tentare di rovinarla. L'unico modo per stare tranquilli in questo Comune, è continuare a non stare tranquilli. Peccato non potersi permettere il lusso in questo bel posto di godersi in modo spensierato la indescrivibile bellezza che ci circonda. Continueremo a stare molto molto attenti, a vigilare ma soprattutto agire. Perché conservare il patrimonio in cui siamo immersi è un dovere, verso il pianeta e verso i nostri figli. E scusate se non siamo nati ieri".

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