"Sono contento di essere in piazza." Così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna ed esponente di spicco del Pd nazionale ha salutato i presenti a Sant'Agostino arrivati per assistere alla serata di campagna elettorale. Il segretario comunale Dem Matteo Bracciali ha dato il via all'evento politico con al fianco i candidati Vincenzo Ceccarelli (uninominale alla Camera) e Roberta Casini, sindaca di Lucignano e nel listino bloccato del proporzionale alla Camera. Entrambi hanno lanciato i temi politici della campagna in corso e poi è stata la volta di Bonaccini che, intervistato dalla giornalista aretina Sara Lucaroni, ha intrecciato la presentazione del libro con i temi di stretta attualità. I sondaggi, il caro bollette, l'integrazione, la difficile campagna elettorale in atto: "Noi eravamo pronti ad un'alleanza più ampia, ma altri, penso a Calenda, hanno preferito pensare a un punto percentuale in più per loro piuttosto che a rispettare l'impegno elettorale che era stato firmato. Noi dobbiamo concentrarci di più su che idea di Italia abbiamo. Non direi che siamo migliori degli altri, siamo sicuramente più affidabili."

Bonaccini in piazza ad Arezzo

Sui costi energetici: "Il tema delle bollette è sicuramente il principale, da tempo chiediamo, vedo che oggi lo chiedono tutti, un tetto al prezzo del gas in Europa. Curioso che chi ha mandato a casa il governo Draghi irresponsabilmente, chieda adesso a Draghi, depotenziato, di andare in Europa a trattare. Io credo che servirebbe anche un passo in più, che l'Europa diventasse acquirente unico come ha fatto con i vaccini, per avere un prezzo calmierato. Noi faremo il rigassificatore a Ravenna, abbiamo da tre mesi la legge sulle comunità energetiche, realizzaremo anche anche il più grande parco eolico e fotovoltaico, flottante in mare."

E quale sarà il futuro ruolo di Bonaccini nel Pd dopo il 25 settembre? Prenderà il posto di Letta? "Chi di noi ne parla ha smesso di lottare, io giro ovunque, cerco di dare un mano per quello che posso, parliamo più di contenuti che di nomi e cognomi e cerchiamo di fare meglio possibile, poi vedremo" risponde Bonaccini.

Dopo la visita di Salvini, poche ore prima, che ha riportato in piazza il tema dei flussi migratori Bonaccini ha risposto: "Intanto il contrario di integrazione è disinitegrazione e già questo fa capire. Salvini dovrebbe parlare di natalità accanto al tema dei flussi migratori regolati. Certo che anche noi vogliamo che venga qui chi deve studiare e lavorare e i delinquenti stiano a casa loro e vengano assicurati alla giustizia, ma se la metti solo su quel piano, non so come risponda Salvini ai ristoratori che non trovano lavoratori, così come le aziende agricole che non hanno manodopera per raccogliere la frutta, o gli albergatori che non trovano addetti alle pulizie. Serve una quota di flussi di migranti regolati e serve fare politiche per le famiglie. A Salvini non ho più voglia di rispondere, è un disco rotto."

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