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La lettera di Cutolo: "Smetto di giocare ma resto qua. Arezzo è la mia casa"

Il capitano appende le scarpe al chiodo dopo vent'anni di carriera, sei dei quali in amaranto con 173 partite e 45 gol. Adesso farà il direttore sportivo

"È arrivato il momento che speravo non arrivasse mai. Sarebbe impossibile racchiudere 20 anni di carriera in poche righe. Sono qui per annunciare la fine del capitolo più bello della mia vita, è arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo".

Inizia così la lettera che Nello Cutolo ha scritto per salutare il calcio giocato e dare il via a una nuova carriera, quella di direttore sportivo a fianco di Paolo Giovannini, capo dell'area tecnica dell'Arezzo presentato proprio stamani.

Cutolo, 39 anni, appende le scarpe al chiodo dopo un lungo giro d'Italia e dopo aver trovato casa ad Arezzo. Sei le stagioni in amaranto, infarcite di grandi numeri: 10 presenze in serie B, 120 in C, 30 in D. E poi altre 4 in Coppa Italia nazionale, 2 in Coppa Italia di serie C, 1 in Coppa Italia di serie D, 5 nei playoff di serie C, 1 nei playoff di serie D. In totale 173 apparizioni con l'Arezzo spalmate in sei stagioni: la 2005/06 e poi, ininterrottamente, dal 2017 a oggi.

Cutolo ha segnato 45 gol: 2 in Coppa Italia nazionale, 36 in serie C, 1 in Coppa Italia di C, 1 ai playoff di serie C e 5 in serie D. Il primo lo firmò il 14 agosto 2005 in Coppa Italia contro il Brescia, l'ultimo il 27 aprile a Piancastagnaio.

Al sito della Ss Arezzo ha consegnato la sua lettera di saluto

"20 anni sono tanti, sono stati ricchi di un mix di emozioni indescrivibili. Sono stati intensi, sudati e guadagnati. Sono stato guidato da grandi allenatori che ringrazio uno ad uno perchè ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Sono stato accompagnato e supportato in ogni scelta dalla mia famiglia… mia moglie e le mie figlie che non ringrazierò mai abbastanza per essermi state sempre accanto.

Tra i 13 stadi che ho calpestato per uno-due, massimo 5 anni, proprio qui ad Arezzo, non me ne viene in mente uno che non ricalpesterei… vittorie, sconfitte, gol fatti, rigori tirati bene e altri calciati male… Ho giocato in stadi che sognavo da bambino e posso dire oggi, a 39 anni, che anche se non si smette mai di sognare, io gran parte dei miei sogni li ho potuti realizzare e tutto questo grazie al mio lavoro, il calcio.

Tanti sono i modi di poter interpretare il calcio per noi giocatori ed ormai ex giocatori, l’unica parola che mi viene in mente quando mi viene chiesto "cosa è per te il calcio?" io rispondo TUTTO. Tante sono le maglie che ho indossato, tanti sono stati i compagni di squadra che ho avuto e spero di aver lasciato in ognuno di loro qualcosa di buono, qualcosa di bello.

Non sarà facile, è come iniziare una nuova vita, non nego il fatto che mi mancherà lo spogliatoio, mi mancheranno gli allenamenti, l’adrenalina prepartita, la gioia dopo le vittorie ma anche l’amarezza per le sconfitte. Mi mancherà l’odore dell’erba, ma soprattutto i tifosi… mi mancherà tutto ciò che ho vissuto da quando avevo 18 anni…

Visto che ho concluso qui ad Arezzo ed è stata anche la squadra in cui ho militato più a lungo, mi sento in dovere di spendere due parole al riguardo. Arezzo per me è casa al di là del contesto calcistico. Ho avuto l’onore di essere stato per più anni il capitano di questa squadra. Per questa maglia ho gioito assaporando i playoff, vedendo da vicino la possibilità di salire in serie B. Per questa maglia ho pianto scendendo in serie D. Tanti sono stati gli alti e i bassi ma sempre con lo stesso attaccamento alla maglia amaranto.

Ora non mi resta che guardare al futuro, spero altrettanto ricco e bello come la mia carriera da calciatore. Grazie a tutti per avermi supportato e sopportato, per avermi accompagnato in questi anni MERAVIGLIOSI.

A presto, Nello Cutolo''

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