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l'Arezzo che non ti aspetti, in positivo e in negativo

Piacevolissima sorpresa l'Arezzo dei primi 60/65 minuti contro il Como. Due a zero che poteva essere anche tre, partita dominata in lungo e in largo e buona gestione sul 2-0, senza disdegnare di affacciarsi dalle parti dell'area avversaria. E'...

Piacevolissima sorpresa l'Arezzo dei primi 60/65 minuti contro il Como. Due a zero che poteva essere anche tre, partita dominata in lungo e in largo e buona gestione sul 2-0, senza disdegnare di affacciarsi dalle parti dell'area avversaria.

E' stata una sorpresa perché la squadra amaranto imballata e incerta delle ultime amichevoli non lasciava presagire che già alla prima di campionato quel gruppo potesse tramutarsi in cigno. Invece i calcoli del preparatore e dell'allenatore sono stati corretti e la squadra, pur con qualche errorino dei singoli, è parsa subito di alto rango.

Chi seguiva la partita dalla tribuna, dalla curva Minghelli o dalla panchina (Sottili applaudiva spesso i suoi) aveva motivo per gioire di tanto ben di Dio.

Poi il caso (ma la squadra era già un po' arretrata) ha fatto sì che il Como trovasse il gol dell'uno a due per via di uno sciagurato scivolone di Sirri, fino a lì centrale difensivo senza macchia, che ha liberato Pessina al tiro da dentro l'area. Da quel momento i ragazzi in amaranto sono apparsi in difficoltà ed è venuta fuori la loro zoppicante personalità. La squadra ha perso sicurezza, si è un po' sfilacciata e ha cominciato ad arretrare senza che ce ne fosse alcun bisogno. Il Como non ha fatto altro che approfittare delle insicurezze dei ragazzi di Sottili e si è portato sul pareggio.

A quel punto tutti coloro che assistevano alla partita hanno pensato che prima del fischio finale potesse inopinatamente arrivare la beffa della vittoria comasca.

Invece l'Arezzo ha reagito e si sarebbe meritata la vittoria di fronte ad una squadra apparsa certamente più debole, ma il tempo rimasto era poco e il tre a due non ha fatto in tempo a concretizzarsi.

E' andata così e bisogna accettarlo, anche se un pareggio del genere si fatica a digerirlo. Se la squadra saprà ripetere i primi 60 minuti (e anche gli ultimi dieci) giocati contro il Como il futuro non potrà che riservare soddisfazioni, il contrario se l'Arezzo non farà valere le proprie qualità giocando con la paura che ha mostrato di avere dal 60° all'80° minuto.

Ecco cos'è mancato per vincere, la capacità di gestire la partita dopo il 2-1 del Como, ed è su questo aspetto che mister Sottili dovrà lavorare di più.

Probabilmente se l'arbitro avesse fischiato almeno su uno dei due chiari falli da rigore a favore degli amaranto (uno veramente clamoroso su Moscardelli mentre la partita era sul 2-1), il match sarebbe stato vinto, ma sarebbe un errore, per la squadra e il tecnico, aggrapparsi a quegli episodi senza fare prima un esame di coscienza.

Il campionato è solo iniziato e l'Arezzo ha pareggiato la prima mostrando soprattutto buone cose. L'impressione è che ci sarà da divertirsi.

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