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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Arezzo Casa, i sindaci del Lode bocciano atto del presidente Roggi. Il centro sinistra auspica le dimissioni

Il Lode, organismo che riunisce i sindaci che hanno come gestore Arezzo Casa per l'edilizia residenziale pubblica, si è riunito ieri. L'atto ha ricevuto i voti contrari di tutti, tranne l'astensione di Castiglion Fibocchi

Assemblea del Lode, votazione di un atto del presidente e arrivano i voti contrari di tutti, sindaci del centr sinistra e anche di quelli del centrodestra. Solo Castiglion Fibocchi si è astenuto. È accaduto ieri nel corso dell'assemblea dell'organismo che vede come protagonisti i sindaci che hanno Arezzo Casa come gestore dell'edilizia residenziale pubblica. Lorenzo Roggi aveva preparato e deciso di presentare la modifica al contratto di servizio per l'eliminazione del canone accessorio, un atto tra l'altro a suo tempo auspicato da Sunia Cgil che nel 2020, con la segreteria generale del sindacato, aveva intavolato un confronto sul tema proprio con il Lode. Come già preventivabile l'atto è stato bocciato sia dai sindaci di centro destra, che da quelli di centro sinistra. Proprio quest'ultimi ne chiedono a gran voce le dimissioni.

"Le indicazioni erano state chiare: i sindaci del Lode erano contrari alla proposta del presidente di Arezzo Casa di modificare il contratto di servizio per l’eliminazione del canone accessorio. L’indicazione era stata netta fin dalla precedente assemblea di Arezzo Casa nel corso della quale tutti i comuni in modo trasversale avevano espresso le proprie perplessità se non contrarietà.

Non è stato sufficiente. Il presidente di Arezzo Casa ha ripresentato ostinatamente la sua proposta nell’assemblea di ieri. Esito scontato: l’assemblea ha votato contro con la sola astensione di Castiglion Fibocchi. E’ stato inutile ricordare al presidente di Arezzo Casa che la legge regionale 2/2019 non prevede alcun obbligo ma, semplicemente, tende a redigere una  bozza uniforme per tutti i gestori della Toscana senza indicare un termine."

Fin qui la sintesi della cronaca di quanto accaduto. Poi gli stessi sindaci che si trovano all'opposizione di Roggi e del cda fanno anche riflessioni politiche.

"Arezzo Casa ha un presidente sfiduciato dalla sua stessa maggioranza (ndr. è stato nominato dal sindaco Ghinelli) e sarebbe corretto che ne traesse le conclusioni e provvedesse a rassegnare le dimissioni. Non solo. Anche il voto di ieri conferma il totale ingessamento della società per spiegare il quale non è certo sufficiente la scarsità di risorse finanziarie. Queste sono sempre state tali ma nelle precedenti gestioni Arezzo Casa si era caratterizzata per un’intensa attività nei territori. Questa società si caratterizza non solo per l’immobilismo ma anche per una gestione accentratrice che esclude pregiudizialmente qualsiasi proposta provenga dai comuni a guida centro sinistra sia che si parli di modifiche dello statuto che di presenza di questi comuni nel Cda."

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