Pneumatici per asfaltare le strade. Ad Arezzo raccolte mille tonnellate di gomme fuori uso

304 chilometri di asfalti in gomma riciclata. Sono quelli che potrebbero essere realizzati con il recupero delle oltre 11.980 tonnellate pneumatici fuori uso (pfu) raccolte nel territorio regionale nel 2023 da Ecopneus, società senza scopo di lucro operante in questo specifico ambito.

Secondo i dati forniti la Toscana è l’ottava regione in Italia per quantità di pfu generati e raccolti nell'anno appena chiuso. Un dato che si legherebbe strettamente al numero di abitanti e a quello di veicoli circolanti sul territorio e che, ha visto Ecopneus impegnato a esaudire 4.253 richieste di prelievo arrivate da gommisti, stazioni di servizio e autofficine.

Andando nel dettaglio provinciale sono 927 le tonnellate raccolte in provincia di Arezzo, 3.111 a Firenze, 1.333 a Grosseto, 862 tonnellate a Livorno, 1.346 tonnellate a Lucca, 1.006 a Massa-Carrara, 704 a Pisa, 1.292 a Pistoia, 681 a Prato e 717 a Siena. 

“Nel 2023, Ecopneus ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione emergenziale sul territorio, superando ampiamente gli obiettivi prefissati, garantendo alti standard di servizio e una raccolta omogenea e capillare in tutta Italia - dichiara Alessandro De Martino, presidente della onlus - Il nostro impegno va oltre il presente, affrontiamo con consapevolezza le sfide emergenti, mantenendo un impegno costante nella valorizzazione di un settore strategico per il nostro Paese”. 

Il sistema di riciclo dei pfu rappresenta un caso di eccellenza nel panorama nazionale. La gomma che si ottiene dal riciclo è un materiale prezioso e ampiamente utilizzato in tutto il mondo per la realizzazione di superfici sportive, campi da calcio, per asfalti silenziosi, sicuri e duraturi, isolanti acustici, arredi urbani o impiegata per il recupero energetico. Un ruolo di primo piano è rappresentato degli asfalti modificati con gomma riciclata che stanno emergendo come una delle soluzioni più efficaci per la rete viaria nazionale, sia urbana che extra urbana. Questa tecnologia, già impiegata in circa 700 chilometri di strade italiane, combina sicurezza, sostenibilità ambientale e prestazioni meccaniche di alto livello. Contribuiscono alla riduzione del rumore del traffico fino a 5 dB e hanno una durata fino a tre volte superiore agli asfalti tradizionali, resistendo meglio all'usura e alla formazione di crepe e buche, un aspetto che comporta anche minori costi di manutenzione nel medio-lungo termine.