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Sentenza tpl, l'amarezza di Tiemme. Dindalini: "Faremo di tutto per salvaguardare il valore delle aziende"

In un orizzonte di questo tipo Tiemme è destinata a chiudere? A soccombere? No, non è detto e nessuno al momento ci vuole pensare. Ci sono comunque da gestire i noleggi, gli autobus turistici e gli scuolabus

"Siamo amareggiati, perché siamo convinti delle nostre ragioni e non ci aspettavamo una sentenza in questi termini". Sono poche le parole pronunciate a qualche ora di distanza dalla sentenza del Consiglio di Stato, da parte del presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini. La quinta commissione del tribunale amministrativo, infatti, ha respinto il ricorso di Mobit, il consorzio di imprese del tpl locale, tra cui appunto Tiemme, contro la decisione di assegnare il traporto pubblico locale su gomma su tutta la Regione, ad Autolinee Toscane, come vincitore del bando di gara di livello europeo.

"Rispettiamo la sentenza, ma di certo faremo di tutto per tutelare i soci e il valore delle nostre aziende."

Insomma Tiemme con le sorelle della mobilità locale, che finora hanno gestito il tpl, non si rassegna, ha una data in mente che è quella del 26 febbraio del 2020 quando si dovrà esprimere il Tar della Toscana sul nuovo piano economico e finanziario presentato da AT.
Ma che scenari potrebbero aprirsi? La strada di possibili sentenze a sorpresa, diverse da quelle emesse finora dal Tar e dal Consiglio di Stato, che hanno dato il via libera all'aggiudicazione definitiva, non sembrano all'orizzonte. Le possibilità che Mobit veda ribaltare il risultato a suo favore oppure che la gara venga annullata sono scemate con la sentenza di ieri.

La Regione Toscana, dando merito ai suoi tecnici del lavoro svolto finora, ha adesso il compito di firmare il contratto con Autolinee Toscane e guidare il delicato passaggio di beni, mezzi e soprattutto personale ai francesi di Ratp, il colosso che è a capo della nuova compagine. 

Ci vorranno mesi, anche se i sindacati dei lavoratori sono già stati convocati.

In un orizzonte di questo tipo Tiemme è destinata a chiudere? A soccombere? No, non è detto e nessuno al momento ci vuole pensare. Ci sono comunque da gestire i noleggi, gli autobus turistici e gli scuolabus.

"Abbiamo mandato via la partecipazione ai bandi di alcuni comuni anche ieri mattina, proprio in concomitanza con l'uscita della sentenza" ha confermato Dindalini.

Tiemme, acronimo di Toscana Mobilità, è nata il 22 luglio 2010 ed è operativa dal primo agosto dello stesso anno. L’azienda si è occupata di gestire i servizi di trasporto pubblico locale nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena e nel comprensorio di Piombino attraverso il processo di aggregazione che ha interessato le quattro società madri, ovvero Atm Spa (Piombino), Lfi Spa (Arezzo), Rama Spa (Grosseto) e Train Spa (Siena). Attività questa che porterà avanti ancora per qualche mese, attraverso obblighi di servizio, visto che il contratto ponte stipulato con la Regione Toscana termina il 31 dicembre di questo anno.

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