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Violenza di genere: ad Arezzo oltre 100 casi. Poliziotti in tour con il camper di "Questo non è amore"

Aggressioni fisiche. Insulti. Intimidazioni. Minacce. Umiliazioni. Sono mille e più le facce della violenza. Dare volto, trovare una spiegazione o anche semplicemente raccontare i risvolti che si celano dietro le tante storie di soprusi patiti da...

Aggressioni fisiche. Insulti. Intimidazioni. Minacce. Umiliazioni.

Sono mille e più le facce della violenza. Dare volto, trovare una spiegazione o anche semplicemente raccontare i risvolti che si celano dietro le tante storie di soprusi patiti da donne, anziani e bambini è pressoché impossibile. Ad Arezzo, come del resto anche in altre città italiane, vicende che narrano situazioni di disagio e di forte degrado sociale sono sempre più al centro delle cronache locali.

L'ultimo caso portato alla luce è quello che ha raccontato la storia della signora Maria. 66 anni, un fisico esile e un'accertata disabilità psichica. Lei, per anni, è stata vittima di soprusi e maltrattamenti da parte di due persone che avrebbero dovuto accudirla.

A mettere fine a questo incubo ci hanno pensato gli agenti della polizia e i militari dell'Arma dei carabinieri di Arezzo. Ma questo non è l'unico caso. Sono decine, anzi centinaia coloro che si sono rivolti alle forze dell'ordine per denunciare aggressioni o maltrattamenti. Per lo più sono donne tra i 40 e i 60 anni. Tutte, o quasi, lamentano soprusi e violenze subite all'interno delle mura casalinghe.

E' per questo sempre più crescente fenomeno che, nel mese in cui ricorre la celebrazione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, prende il via la seconda edizione del progetto “…Questo non è amore”, che nella sua prima fase ha visto una nutrita equipe di professionisti composta da poliziotti ed operatori socio-assistenziali, i quali, a bordo del camper della Polizia di Stato hanno sostato in strade e piazze del capoluogo aretino e dei principali centri della provincia, impegnandosi in un’opera di sensibilizzazione ed una divulgazione informativa della violenza di genere.

Nei sei incontri che si sono svolti la scorsa estate, ben seicento persone si sono presentate alla porta del camper per richiedere informazioni agli operatori di polizia e per cercare un primo contatto. La quasi totalità delle richieste è arrivata da donne di nazionalità italiana e con un'età superiore ai 40 anni.

La nuova veste della manifestazione “…Questo non è amore”, investirà con formule innovative nuovi ambiti sociali, con l’obbiettivo di ottenere un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini per il contrasto e la definitiva scomparsa della violenza di genere.

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