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Piatti spaccati in testa e coltello alla gola: l'inferno dentro casa. Il video dei maltrattamenti

Picchiata. Denutrita. Lasciata fuori di casa per ore al freddo. Lei non ha mai trovato le parole giuste per raccontare quello che accadeva all’interno delle mura di casa propria. Ma quei lividi. Quei graffi e quelle ferite sul suo esile corpo...

Picchiata. Denutrita. Lasciata fuori di casa per ore al freddo.

Lei non ha mai trovato le parole giuste per raccontare quello che accadeva all’interno delle mura di casa propria. Ma quei lividi. Quei graffi e quelle ferite sul suo esile corpo hanno parlato per lei. La storia è quella della signora Maria. Sessantasei anni. Disabile psichiatrica.

Viveva, e continua a vivere nella sua abitazione alle porte di Arezzo. Con lei fino a due giorni fa c’erano un uomo e una donna. Due collaboratori domestici che avevano il compito di aiutarla nelle faccende domestiche e provvedere al suo benessere.

Ma quelli che avrebbero dovuto essere i suoi angeli custodi si sono trasformati nei suoi aguzzini.

Le violenze subite dalla donna sono andate crescendo. C’erano giorni in cui la picchiavano violentemente a mani nude. Altri in cui la rimproveravano puntandole la lama di un coltello alla gola. In altre occasioni poi, addirittura, le hanno spaccato piatti di ceramica in testa.

Ad accorgersi di quello che stava succedendo sono stati gli operatori del centro diurno della Asp Fossombroni dove la donna, dalle 10 del mattino e fino alle 17 del pomeriggio, passava la maggior parte delle proprie giornate.

Sono stati loro ad avvisare le forze dell’ordine e denunciare la situazione.

Ad intervenire sono stati invece i carabinieri e gli agenti della squadra mobile di Arezzo coordinati dal dirigente Giovanni Schettino.

Maltrattamenti e vessazioni ai danni di una donna di 65 anni, invalida in quanto affetta da problemi mentali: questa l'accusa contestata a una coppia di badanti, un uomo e una donna di 54 e 41 anni, entrambi originari dello Sri Lanka, a cui è stato notificato l'ordine del gip di Arezzo di allontanarsi dalla casa dell'anziana che avrebbero dovuto assistere e di non avvicinarsi più né all'abitazione né agli altri luoghi frequentati dalla vittima. L'indagine, condotta insieme da squadra mobile e carabinieri di nucleo operativo e radiomobile di Arezzo, è stata svolta anche con microspie e riprese video "inconfutabili - spiegano gli investigatori - che hanno inchiodato i due badanti".
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