Incontro con Ubi e ristori con utili della Rev: le richieste degli azzerati. Confronto con Bankitalia

Un incontro con Ubi e poi la cessione di una parte degli utili della Rev agli obbligazionisti azzerati.

Sono questi gli argomenti principali sui quali si confronteranno i membri del Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche, guidato da Silvia Battistelli, Vincenzo Lacroce e Alvise Aguti, nell'incontro fissato per domani con i vertici di Banca d’Italia. I portavoce del comitato infatti, incontreranno Enzo Serata, il nuovo direttore dell’unità di risoluzione e gestione delle crisi. Con lui potranno affrontare due aspetti particolarmente delicati e di particolare interesse per tutti gli obbligazionisti azzerati dopo la messa in risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife.

"Come priorità - fanno sapere i portavoce - insisteremo per fissare un incontro con la nuova amministrazione Ubi, che si è aggiudicata Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti ad un valore simbolico di 1 euro, ottenendo anche crediti d’imposta per 600 milioni di euro, maturati nelle vecchie banche per il sacrificio imposto ai risparmiatori con l’azzeramento di valore di obbligazioni ed azioni. Infatti, Banca d’Italia, che in passato aveva sempre auspicato che l’acquirente si potesse far carico di soluzioni condivise per gli obbligazionisti e gli azionisti esclusi dai rimborsi forfettari, si era resa fin da subito disponibile a mediare un incontro tra risparmiatori e la nuova amministrazione delle 4 banche".

L'altro argomento di importanza per il comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche è quello che riguarda meramente la possibilità di accedere anche ad altre forme di ristoro.

"Questa volta - proseguono Silvia Battistelli, Vincenzo Lacroce e Alvise Aguti - pretenderemo una risposta da Banca d’Italia riguardo l’ipotesi di riconoscere parte degli utili della Rev Spa, ovvero della Bad Bank a cui sono stati ceduti i crediti in sofferenza delle 4 banche, anche agli obbligazionisti ed azionisti azzerati, attraverso l’emissione di strumenti finanziari partecipativi. Risposta, lasciata in sospeso dapprima da De Polis, l’ex direttore dell’unità di risoluzione e gestione delle crisi, e poi da Trequattrini, il capo del servizio segreteria particolare del direttorio, che aveva ricevuto i risparmiatori nelle veci del Governatore Visco. Questo aspetto, per il quale lo stesso Comitato si è fatto portavoce anche nelle Istituzioni politiche, evidenziando l’assurdità di riconoscere gli utili derivati dalla gestione delle sofferenze delle 4 banche al solo sistema bancario, non è regolamentato né a livello nazionale né a quello europeo e quindi, il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche è determinato nel volere una risposta certa e definitiva. Se le perdite sono state condivise per 1600 milioni dal sistema bancario e per 800 milioni dai risparmiatori, anche gli eventuali utili dovranno essere ripartiti proquota".

Dal fronte giudiziario invece, quella appena iniziata, sarà una settimana densa di appuntamenti.

Continuano gli interrogatori dei 21 ex componenti del cda della vecchia Etruria raggiunti nelle scorse settimane da avviso di garanzia per il filone d'inchiesta riguardante la bancarotta fraudolenta.

Il primo ad essere stato ascoltato dalla guardia di finanza, nei giorni passati, è stato Giovanni Inghirami. E’ stato il primo, dopo la rinuncia di Augusto Federici, a voler incontrare gli inquirenti per rilasciare delle dichiarazioni spontanee e depositare la propria memoria. Questa settimana, secondo quanto stabilito nel calendario, sarà il turno dell’ex direttore generale Luca Bronchi e dell’ex presidente Giuseppe Fornasari. Poi saranno ascoltati Natalino Guerrini, Rossano Soldini e Ugo Borgheresi, tuttora capo dell’area finanza della banca.