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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Saione / Piazza Carlo Zucchi

La catena umana che ha sventato la rapina a Saione. La colluttazione, la fuga e il fermo

Emergono ulteriori dettagli sulla tentata rapina di ieri. Il 27enne entrato in azione è dovuto scappare a mani vuote ed è stato poi consegnato alla Polizia

La commessa, il collega, la famiglia amica, il vicino di casa e di lavoro. Una catena di aiuti hanno permesso di sventare un colpo e assicurare alla giustizia il rapinatore (maldestro) che è entrato in azione ieri pomeriggio intorno alle 15,30 a Saione, in Piazza Zucchi nel lato della piazza che poi diventa largo Tevere. 

Qui l'uomo, un 27enne di origini napoletane e con precedenti penali, è entrato nella rivendita di casalinghi e ferramenta We Are Family e ha tentato di rapinarla. Armato di una pistola (che si è poi rivelata usata per il softair), con in faccia una mascherina e gli occhiali da sole, ha minacciato la cassiera chiedendogli di farsi consegnare l'incasso. Lei ha mantenuto il sangue freddo. Ne è nata una colluttazione con il titolare alla presenza della moglie e della figlia piccola. Il malvivente probabilmente in questo momento ha perso il possesso della pistola, la cassiera gli ha mollato qualche colpo e braccato dall'arrivo dei cittadini della zona si è dato alla fuga. 

Pochi istanti prima una famiglia, amica dei gestori del negozio sotto tiro, avevano chiesto aiuto ad uno studio professionale che si trova di fronte, sul lato della piazza, mentre il vicino di casa in terrazza al piano di sopra della ferramenta ha assistito alla scena ed ha iniziato a urlare attirando le attenzioni di altri. "Ero in terrazza quando ho visto quel giovane scappare inseguito dal titolare e ho urlato per richiamare l'attenzione, mi sono spaventato quando ho visto che aveva una pistola" ha raccontato un residente della zona. Prima in tre e poi in quattro hanno rincorso e fermato il rapinatore che era dovuto scappare a mani vuote. È stato trattenuto qualche minuto e poi consegnato agli agenti della questura di Arezzo che sono giunti sul posto. "Lo abbiamo inseguito e fermato e ci abbiamo parlato per fargli capire che stava sbagliando, che se avesse avuto bisogno di aiuto poteva chiederlo" ha aggiunto uno degli uomini che lavora nei pressi del negozio e che è intervenuto. 

Il 27 enne è stato così assicurato alla giustizia grazie a una catena umana che ha reagito e che è partita dalla famiglia cinese titolare del negozio fino ad arrivare ai colleghi vicini del mercatino dell'usato e dei residenti della zona che hanno permesso agli agenti di mettere in stato di fermo il giovane che si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

"Io sono finita a terra nel tentativo di divincolarmi quando mi è venuto addosso scappando e mi voleva portare via il cellulare" ha detto una donna. 

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