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Cronaca Bucine

Caso keu, richieste di rinvio a giudizio per turbativa d'asta per Chiefari e Lerose

L’udienza preliminare è in calendario per il prossimo 4 aprile di fronte al giudice Fabio Gugliotta

Undici richieste di rinvio a giudizio per il filone d'indagine sul caso Keu  che riguarda la turbativa d'asta. Quattro di queste riguardano imprenditori residenti nell'Aretino, ovvero Ambrogio, Antonio e Nicola Chiefari, e Francesco LeRose che dalla Calabria si sono trasferiti anni fa a Bucine e Pergine. Come riporta La Nazione, secondo il pm della procura di Firenze Lorenzo Gestri, gli indagati sarebbero arrivati a minacciare ditte concorrenti affinché rinunciassero ai lavori sulla strada regionale 429 che si stende in provincia di Pisa. Si tratta di una delle infrastrutture realizzate utilizzando terra di riporto contaminato da keu e altri rifiuti speciali, in buona parte provenienti da Aquarno ex Ecoespanso. Materiali che venivano "riciclati" nell’impianto Lerose (sempre a Bucine) e trasformati in materiale da riempimento. I tre valdarnesi sono considerati vicini alla cosca di ’ndrangheta dei Gallace.

L’udienza preliminare è in calendario per il prossimo 4 aprile di fronte al giudice Fabio Gugliotta. Due imprenditori e la Regione Toscana sono parti offese nel procedimento. 

Nei giorni scorsi un sequestro da quattro milioni di euro è stato eseguito nei confronti dei beni di Nicola Chiaferi nell'ambito dell'inchiesta Calatruria. Gli approfondimenti patrimoniali eseguiti in quell'occasione avrebbero consentito di accertare una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e il patrimonio ad lui riconducibile, ipotizzando un illecito arricchimento colpito dal sequestro antimafia.

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