da quando la giunta Ghinelli si è insediata, i cittadini sono in attesa di un coordinamento degli eventi culturali e turistici in grado di evitare sovrapposizioni o anche affiancamenti poco opportuni. Per fortuna ad Arezzo operano un certo numero di associazioni che svolgono attività varie nei più disparati ambiti artistici. Occorre quindi qualcuno che possa assumersi il ruolo di vigile posto al centro dell'incrocio senza semaforo, tra l'altro individuando anche le priorità. Lo stesso comune organizza direttamente o fa organizzare eventi anche in date fuori dalle agende canoniche e si verificano spesso problemi di affollamento. E' normale che se il calendario prevede un concerto musicale, un balletto e uno spettacolo teatrale nella stessa data o in date molto ravvicinate tra loro, sarà più difficile che i cittadini interessati possano partecipare. L'offerta va coordinata e chi organizza un evento ha il diritto di sapere quanti ve ne sono di già fissati negli stessi giorni. Esiste un teatro Petrarca (che tra l'altro ha anche bisogno di un disciplinare per l'utilizzo che non si vede ancora), ma anche un Mecenate, un Pietro Aretino, un Virginian, uno Spazio Seme e così via, lo stesso vale in ambiti diversi, come mostre d'arte, presentazioni di libri e altro ancora. Non può essere lasciato tutto al caso e Ghinelli si era impegnato, durante la campagna elettorale, a fare in modo che in poco tempo fosse nominato un coordinatore degli eventi (o un tavolo di coordinamento, che però parrebbe meno efficace) che ad oggi non si è visto.

A fine dicembre 2015 ebbi modo di chiedere lumi in merito proprio al Sindaco e assessore alle attività culturali e in quell'occasione mi si rassicurò che entro gennaio 2016 l'organismo sarebbe stato istituito. Così non è stato e oggi lo denuncio come una grave mancanza cui si deve porre rimedio.