Calze della Befana. Il pediatra: "No a carbone dolce, confonde le idee ai piccoli"
"I bambini cattivi non esistono, se alcuni sono disubbidienti è giusto indagare sulle motivazioni e non punirli con del carbone". I consigli del medico aretino Italo Farnetani
Le calze della Befana? Bene, anzi benissimo, ma solo se non contengono carbone. Neppure quello di zucchero perché, come sostiene il pediatra aretino Italo Farnetani, proponendo qualcosa di negativo ma allo stesso tempo dal sapore dolce "si confondono le idee degli under 10. Suona un po' come una presa in giro". I consigli, come detto sopra, sono quelli espressi dal medico che, con l'approssimarsi dell'Epifania, interviene per fornire alcuni consigli per nonni e genitori.
"In tutta Italia la tradizione della Befana è amata quanto quella di Babbo Natale - afferma - tanto che ci sono giovani e adulti che amano ricevere la calza piena di leccornie. Il mio invito a tutti – genitori, nonni, zii o amici che preparano le calze per i bambini – è di rendere questo dono gioioso e allegro con qualcosa di dolce che esprima affetto e calore familiare. Vanno evitate le 'aggiunte negative', carbone, aglio, cipolle. E, ancora di più va evitato il carbone dolce, perché non solo si dà un impatto negativo al regalo, ma si confondono anche le idee degli under 10, proponendo qualcosa di negativo come il carbone, ma allo stesso tempo dolce. Suona un po' come una presa in giro".
Il professore ordinario di pediatria dell'Università Ludes-United Campus of Malta boccia in tutti i casi la scelta di "mettere una nota negativa accanto ai dolci, ai 'chicchi' della Befana. I bambini cattivi non esistono – obietta – Se un bambino presenta comportamenti aggressivi, o non è ubbidiente, esprime un disagio o un cattivo rapporto con gli adulti c'è qualcosa che va indagato, approfondito, e non certo stigmatizzato con cose simili".
