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Martedì, 30 Aprile 2024
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Matrimoni vip e cerimonie intime, oltre 50 le coppie gay unite ad Arezzo

Otto anni dopo l'approvazione della Legge Cirinnà ecco quante sono state le unioni civili celebrate in provincia di Arezzo. Lo stilista Bruno Tommassini e il marito Edoardo Marziari tra i primi a pronunciare il fatidico "sì, lo voglio"

Delle province toscane, Arezzo non è quella che spicca per numero di unioni civili registrate. Anzi, fatta eccezione per Massa Carrara, le cifre sono le più basse di tutta la regione. Undici i "sì lo voglio" pronunciati nell'arco del 2022 ovvero 3,3 ogni centomila abitanti (dati Istat). Un numero non certo esorbitante che però, va detto, nel tempo è rimasto costante. Uniche eccezioni fanno i dati censiti nel 2017, secondo anno dall'entrata in vigore della legge Cirinnà, e il 2020 quando l'Italia ha messo in pausa ogni grande evento (e non solo) a causa dello scoppio della pandemia Covid. In questo senso è sufficiente sapere che solo nei primi due mesi del 2017 ben otto coppie avevano già scritto i propri nomi nei registri comunali, scambiandosi gli anelli davanti ad amici e parenti. Differente il panorama nell'era pandemica: quattro i riti celebrati nel 2020. Nel 2018, invece le unioni civili sono state 8, nove nel 2019 e nove nel 2021.

Tornano al 2022, in termini statistici, il 36,4 per cento delle coppie che ad Arezzo si sono scambiate le promesse sono composte da uomini e il 63,6 da donne. La maggior parte di loro (81,8%) è celibe o nubile, il 9,1% vedovo/a e il restante 9,1% è divorziato/a. L'età media degli sposi varia dai 30 ai 40 anni mentre è maggio il mese dove sono state registrate più cerimonie.

I matrimoni gay che hanno cambiato la storia di Arezzo

Delle coppie che hanno celebrato il loro amore in provincia tra i primi a farlo ci sono lo stilista e designer Bruno Tommassini e il marito Edoardo Marziari. Dopo 40 anni di vita insieme i due, il 18 dicembre 2016, si sono uniti a Marciano della Chiana. Sono stati i primi a farlo nel piccolo comune della Valdichiana. Una cerimonia intima che ha contato sulla presenza di volti noti del giornalismo e della cultura oltre che della vita pubblica locale. Prima di loro, a marzo dello stesso anno, erano stati i valdarnesi Gian Maria e Giuseppe a iscrivere i loro nomi nel registro comunale delle unioni civili. Nell'agosto dello stesso anno a Chiusi della Verna, il sindaco Giampaolo Tellini ha officiato il primo matrimonio gay per la vallata unendo due ragazzi che avevano scelto la Vallesanta come location per il loro giorno speciale. E poi ancora Sara e Michela le prime due donne a sposarsi nel comune di Cavriglia.

La fotografia regionale

Lucca, con le sue 11 unioni civili ogni 100mila abitanti, non solo è la provincia toscana con il tasso più alto di celebrazioni ma, anche, la prima a livello nazionale. Rimanendo dentro ai confini della regione, il secondo posto nel podio spetta a Firenze con 9,1 celebrazioni per 100mila abitanti. Seguono Livorno (8,6), Pisa (8,1), Grosseto (6), Prato (5,3), Pistoia (5,2), Siena (3,8), Arezzo (3,3) e Massa-Carrara (1,6). In tutta la Toscana sono state 7,1 le unioni ogni 100mila abitanti.

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