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Un comprensorio estrattivo nella piana di Cincelli: consiglio comunale infuocato

L'amministrazione ha risposto ad una interrogazione della minoranza in merito all'apertura di una cava in località Vignoli

"Certo che ce ne vuole del coraggio, anche solo a pensarci, continuare a sostenerlo poi..."

Il commento arriva direttamente dai rappresentanti del comitato La Valle delle Piagge, all'indomani dell'ultimo consiglio comunale di Capolona durante il quale i consiglieri di opposizione hanno presentato un'interrogazione riguardante la creazione di un comprensorio estrattivo in località Vignoli, un angolo verde della provincia a due passi da Ponte Buriano.

Nelle settimane passate non sono mancati i botta e risposta sulla questione.
Non si sono fatti attendere neppure i pareri negativi dei residenti ed imprenditori che si sono detti più volte preoccupati per il futuro delle loro attività e della salute ambientale.

La presenza di una cava nella piana di Cincelli, secondo quanto sostenuto da buona parte della popolazione, sarebbe un danno irreparabile ad economia, turismo e persone.

Un comprensorio estrattivo in mezzo alle abitazioni, agli agriturismi, alle attività agricole, di fianco a una riserva naturale, di fianco al ponte della Gioconda, deturpando la bellezza, la natura, il valore, condannando il turismo e con fiumi di cittadini contrari.

Durante la seduta del consiglio il sindaco, Mario Francesconi, ha ribadito come la zona non sia soggetta a vincoli paesaggistici o archeologici di alcun tipo e che dunque l'amministrazione non ha strumenti per non esprimersi a favore della realizzazione di questa tipologia di coltivazione.

A sostegno della propria tesi, il primo cittadino ha portato quanto messo nero su bianco nei piani urbanistici del comune di Capolona: "Strumenti - ha sottolineato durante il consiglio - che la nostra giunta ha già trovato approvati". E per tanto dopo aver licenziato la famosa delibera con la quale il municipio non individua problematiche di alcun tipo per l'apertura di una cava in quella zona, ha sottoposto la questione direttamente alla Regione Toscana.

"Il consiglio comunale che non ci ha dato risposte - scrivono dal comitato La Valle delle Piagge - Non abbiamo capito perché il sindaco non abbia mai minimamente accennato all'area aggiuntiva di cui aveva fatto domanda oltre a Vignoli. Non abbiamo capito perché ieri in consiglio comunale, lo stesso abbia dichiarato di avere fatto alla regione richiesta di stralcio di questa domanda ulteriore, che nessuno conosceva fino alle comunicazioni social del vicepresidente del consiglio regionale, ma non della delibera n. 8 che in 6000 abbiamo chiesto di togliere.

Continuiamo a non vedere i benefici economici. E vediamo molto bene i danni: economici, ambientali, produttivi, ecologici e sociali del portare avanti il progetto cava in un territorio che proprio non si presta a ciò da nessun punto di vista. Non vediamo cosa centri questo progetto con l'accordo sul turismo firmato con i comuni limitrofi. Continuiamo a non capire come mai la richiesta di un privato sia stata degna di essere portata direttamente in regione, mentre invece la richiesta di tanti cittadini non sia altrettanto degna.

Continuiamo anche a non essere chiamati nemmeno per nome, a non esser nemmeno citati, sebbene siamo un comitato civico costituito, che ha prodotto e richiesto atti. Continuiamo a non capire che senso abbia portare avanti una richiesta così osteggiata dai cittadini per poi dire che forse non se ne farà di nulla".

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