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Attualità Anghiari

Nuovi corsi per imparare a lavorare il legno

Sassolini, presidente Cna Valtiberina: “Ottima chance, gli artigiani si confrontino con il mondo di oggi”


“Trovo che quella di istituire un corso per la lavorazione del legno al liceo artistico di Anghiari sia un’iniziativa importante, che rivitalizza una struttura storica del territorio, la quale purtroppo ultimamente è stata poco utilizzata. Allo stesso tempo credo che questa novità porterà benefici a tutto l’indotto, pensiamo alle persone che arriveranno ad Anghiari per seguire i corsi e ai relativi servizi da offrire. Pertanto mi ritengo soddisfatto, a livello di associazione di categoria e a livello personale”. 


Sono le parole di Livio Sassolini, presidente di Cna Valtiberina a proposito della novità introdotta dal liceo artistico di Anghiari, già al centro di diversi appelli per non disperere il capitale umano, culturale e artigianale della scuola. 
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Questo risultato – continua Sassolini – dimostra che quando c’è una collaborazione tra enti e istituzioni nascono nuove chance, per la scuola e per il territorio. Speriamo che le iscrizioni siano numerose, questo potrebbe attivare un percorso importante per il territorio, con la potenzialità di andare avanti nel tempo e riportare al centro una struttura fondamentale, come è il liceo, per la crescita lavorativa e culturale dell’intera vallata”.

Affinché il corso abbia successo, la visione di Sassolini è chiara: “L’artigianato si deve confrontare con il mondo di oggi, coniugare l’insegnamento della manualità con la visione imprenditoriale. Pertanto, le persone che frequenteranno il corso dovrebbero avere nozioni anche su come comunicare l’impresa, strategie di marketing, utilizzo dei social media. Sono mezzi democratici che permettono di essere visibili e riconosciuti con investimenti tutto sommato modesti”. Anche Santi Del Sere, maestro restauratore ed ebanista e vice presidente Cna Valtiberina, plaude all’iniziativa: “Trovo sia importante anche per garantire la sopravvivenza della scuola, che è patrimonio di tutta la vallata. La vedo una forma di promozione e sviluppo, nonché un’occasione di rilancio per un mestiere antico ma ancora ricco di soddisfazioni. Certo, affinché si raggiungano gli obiettivi sperati servono collegamenti con il mondo più strutturato dell’imprenditoria e serve la collaborazione tra le varie realtà istituzionali e produttive del territorio”.

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