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Cronaca

"Riti magici per aiutare le persone: ma è una truffa. Prende oro e non lo restituisce"

I casi nell'Aretino: denunce nei confronti di una "maga" che leggerebbe le carte e farebbe riti, poi chiederebbe oggetti in oro con la scusa di togliere la negatività, ma non li restituirebbe. L'appello delle vittime: "Attenzione a non cadere nel tranello"

"La lettura delle carte, riti magici per togliere il malocchio, poi la "purificazione" degli oggetti in oro,  e infine la scomparsa del metallo. Solo allora chi si affida a lei capisce di essere stato truffato". Lei è una sedicente maga sulla quale sta indagando anche la Squadra mobile di Arezzo. Ad accusarla di essere stati raggirati sono stati alcuni aretini che nel corso del 2020 si erano rivolti alla donna. Dalla loro esperienza parte un appello: "Non fidatevi, di fronte a persone di questo tipo non lasciate mai oggetti di valore". La loro esperienza insegna. 

La lettura delle carte e il malocchio

La "maga" avrebbe svolto la sua "attività" nel capoluogo: lettura delle carte e riti per "togliere il malocchio". Per farlo ha chiesto dei compensi che le vittime del raggiro avrebbero elargito in cambio della prestazione. Poi però per "perfezionare" i riti, per "allontanare definitivamente il malocchio", raccontano le vittime, avrebbe chiesto di consegnarle oggetti in oro "che dovevano essere purificati dalla negatività". 

Nel momento in cui i proprietari dei gioielli hanno chiesto indietro i gioielli, la donna avrebbe spiegato loro dapprima di averli consegnati ad un parroco alla cui figura gli aretini sono molto legati, per poi cambiare versione e dire che questi monili erano stati inviati da un'amica a Grosseto.  Il metallo che ancora non sarebbe stato restituito sarebbe complessivamente oltre mezzo chilo. 

Un modus operandi che sarebbe stato ripetuto in più occasioni, con persone diverse. Tanto che negli ultimi mesi le denunce sarebbero fioccate - almeno quattro tra la fine dell'estate e l'autunno - e in seguito gli inquirenti avrebbero dato il via alle indagini. 

A rivolgersi alla donna sarebbero stati aretini, e non solo, di varie fasce d'età. In alcuni casi il contatto sarebbe arrivato con il passaparola. Il resto lo avrebbero fatto le capacità di persuasione della "maga", che mostrando di leggere i tarocchi sarebbe riuscita a toccare le più sensibili corde di chi aveva di fronte: l'affetto per i familiari, la paura di perdere qualcuno particolarmente caro, la disperazione derivante da anni di lotta a una malattia. Una volta scoperti i lati più deboli delle persone che aveva di fronte, avrebbe proposto loro riti che avrebbero permesso di superare i momenti difficili. Ma nulla di quanto promesso -  ovviamente - si sarebbe avverato. 

L'appello delle vittime

"Ma ci risulta - spiegano le vittime - che ancora l'attività della maga vada avanti. Per questo lanciamo un appello all'attenzione e nella speranza di scongiurare altri raggiri. Purtroppo in questo momento così complesso, che riserva molte incertezze, è facile cadere in certi tranelli". 

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