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Legionella: come si trasmette e come si traccia. Asl: "Controlli anche nell'acquedotto pubblico"

Al momento nell'intero territorio provinciale risulta un solo caso di legionellosi. La Asl Toscana sud est ha avviato una campagna di controllo e prevenzione

All’attivo, ovvero attualmente in corso, risulta un solo caso. Donna, 90enne, ospite di una residenza sanitaria assistita della Valdichiana. Su di lei si sono concentrate le attenzioni dei medici della Asl Toscana sud est i quali hanno fornito assistenza per monitorare l'evolversi delle sue condizioni di salute dopo aver contratto la legionellosi. Fortunatamente, stando alle ultime informazioni, l'infezione sarebbe rientrata e l'anziana sarebbe sulla strada della guarigione completa.

“Da inizio anno a oggi nell’Aretino - spiega Elena De Sanctis, direttrice del settore igiene e sanità pubblica - abbiamo contato 14 casi di polmoniti da legionella. Si tratta di un numero che non intendiamo sottovalutare ma, allo stesso tempo, che risulta essere abbastanza in linea con i dati degli anni passati”.


Nelle ultime settimane l’azienda sanitaria locale è stata chiamata a far fronte a una serie di episodi che hanno destato particolare attenzione. Soltanto a inizio anno sono state due le persone positive alla legionella decedute. Per entrambe, nei giorni precedenti alla morte, si era reso necessario il ricovero all’interno di due strutture sanitarie private del territorio dove si erano sottoposte a trattamenti specialistici. Successivamente, la presenza del batterio è stata riscontrata all’interno degli impianti idrici di realtà aziendali, mense, spogliatoi e scuole. “Abbiamo  deciso - specifica Daniela Cardelli, direttrice del dipartimento delle professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione - di effettuare delle verifiche anche negli acquedotti pubblici. Una scelta che nasce dalla volontà di non sottovalutare quanto accaduto e che intende non lasciare niente di inesplorato. L’incremento dei casi censito in questo periodo è attribuibile anche a degli strascichi “post emergenza Covid”. L’inattività di impianti idraulici di luoghi pubblici può essere stata una concausa della proliferazione del batterio all’interno delle tubature. Non possiamo però non ricordare che la legionella, così come altri batteri, si trova in natura. Quando la sua presenza supera i limiti di guardia diventa un problema per la salute delle persone. Altrettanto importante è tenere a mente che la patologia che si sviluppa in seguito al contatto batterico non è trasmissibile da persona a persona. Per tale ragione al paziente affetto da legionellosi si chiede dove è stato e non chi ha incontrato. Solo tramite questa tipologia di tracciamento riusciamo a intervenire per sanificare gli ambienti”.

I casi di legionella nella Asl Toscana sud est

Anno 2019 – 31 casi
Anno 2020 – 44 casi
Anno 2021 – 42 casi
Anno 2022 - 69 casi

Dal 1 gennaio 2023 ad oggi, in tutta la Asl Sud est i casi di legionellosi sono stati 23 così suddivisi: Arezzo 14, Siena 6 e Grosseto 3. Dati che vanno rapportati al numero di residenti nelle tre province dell’Area Vasta: Arezzo 334.926, Grosseto 217.009‬, Siena 261.209

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