"Sono tornato e passeggiando vedo che si fuma in strada: non va bene. Troppi ricoveri? Serve ospedale temporaneo"

Il sindaco Alessandro Ghinelli è tornato ad Arezzo, dopo un'assenza dall'Italia nelle scorse settimane per motivi familiari, lo ha spiegato nel corso della diretta facebook di oggi, a margine del commento dei dati sulla diffusione del coronavirus in provincia di Arezzo. "Sono stato fuori ma tornando ad Arezzo ho visto molta gente che ancora non rispetta regole base, che si abbassa la mascherina per fumare in strada. Non si fa. Rimanete a casa, se dovete uscire, mettetivi la mascherina".

Nell'occasione il sindaco è tornato a parlare dell'ospedale da campo, per il quale l'amministrazione avrebbe già individuato l'area per la realizzazione. "Serve una struttura accessoria almeno per ogni Asl, bisogna ricoverare i nuovi malati. Oggi invece dobbiamo comprimere i servizi resi ai malati che hanno altre patologie. Questo comporta un fastidio, anche se non una mancanza di efficienza, perché i medici si fanno in quattro. Ma la difficoltà c'è. Serve una struttura accessoria che si monta in poco tempo e poi quando l'emergenza sarà superata sarà tolta. Servirà per garantire i servizi migliori a tutti i malati e ai nostri medici". Va ricordato che a fine 2020 c'è stato un duro scontro sull'argomento tra Comune e Asl.

In conclusione Ghinelli ha parlato degli assembramenti del weekend: "Bisogna far rallentare il contagio, possiamo farlo comportandoci bene, evitando di sbracarci in piazza Grande e in piazza Sant'Agostino come avvenuto nel fine settimana". Ha anche illustrato gli interventi della Polizia Municipale che, assistita dal drone, ha disperso alcuni assembramenti nei parchi, soprattutto a Villa Severi, dove c'erano giovani che giocavano a pallone e a basket. "I parchi restano aperti, per permettere di fare una passeggiata a chi abita nelle vicinanze. Ma serve responsabilità".