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Cronaca

Conte firma il nuovo decreto: "Tutte le restrizioni fino al 3 maggio". Ma il 13 prime aperture

Le uniche piccole aperture riguardano articoli per bambini, librerie e cartolerie e qualche azienda della pesca, dell'agricoltura, forestale

"Con il nuovo Dpcm appena firmato abbiamo prorogato le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile, ma necessaria."

Tutto, o quasi, fermo come adesso fino al 3 maggio. Questo l'annuncio del presidente del consiglio Giuseppe Conte alle 19,35 di questa sera. Il premier aveva infatti appena firmato il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm) per prorogare il lockdown, cioè tutte le restrizioni per il contrasto alla diffusione del Codiv-19.

"I segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti, le misure di contenimento stanno dando dei frutti, stanno funzionando" ha detto in apertura Giuseppe Conte che ha poi aggiunto "non possiamo vanificare gli sforzi compiuti, come ci è stato raccomandato dagli esperti, potremmo perdere tutti i risultati con un evidente aumento del numero delle vittime. Dobbiamo continuare a mantenere alta la soglia dell'attenzione, ora che siamo prossimi a Pasqua, per il 25 aprile per il ponte del Primo Maggio"

"L'obiettivo è allentare il prima possibile le restrizioni per le imprese, vi prometto che se anche prima del 3 maggio ci fossero le condizioni in base alle raccomandazioni dei nostri scienziati, agiremo di  conseguenza".

Le riaperture dal 13 aprile

Qualche variazione però c'è, il decreto contiene il via libera ad alcuni settori sia del dettaglio che delle aziende produttive:"Dal 14 aprile riapriamo cartolibrerie e librerie, negozi per neonati e bambini, qualche altra attivita produttiva, la silvicolutura, il taglio dei boschi, per la fornitura di combustibili solidi come la legna, riaprono anche i forestali."

Il lavoro di un gruppo di esperti

"Non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto dal territorio, siamo al lavoro per un programma orgnizzativo per la convivenza con il virus." Conte annuncia infatti l'avvio di un gruppo di lavoro di esperti e di un protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro aggiornato, formato anche da sociologi, psicologi, manager, esperti di organizzazione del lavoro che dialogheranno con il comitato tecnico scientifico, "per modificare anche le logiche di organizzazione del lavoro e ripensare i modelli di vita economica e sociale, più innovativi, in modo che tengano conto della qualità della vita. A capo c'è il manager di livello internazionale Vittorio Colao."

Le raccomandazioni alle imprese

"A tutti i responsabili delle aziende dico di prepararsi, di provvedere a sanificare i luoghi di lavoro e predisporre le massime soluzioni di sicurezza per i lavoratori, le misure di protezione, il rispetto delle distanze, in base  al protocollo che verrà aggiornato e che diffonderemo di nuovo."

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