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Razionamento acqua: cosa non si può più fare

Ait ha invitato i primi cittadini a definire delle ordinanze, valide fino al 30 settembre, per limitare "i consumi di acqua ai soli scopi essenziali igienici e domestici"

Rubinetti chiusi e consumi razionati. I Comuni dell'Aretino, recependo le indicazioni di Ait (Autorità idrica), hanno emesso e reso operative ordinanze specifiche volte a contenere gli sprechi di acqua potabile. Le ragioni, neanche a dirlo, sono da rintracciare nell'importante e prolungato periodo siccitoso che, da nord a sud, interessa tutta la Penisola oltre che la Toscana. In tal senso Ait ha chiesto ai primi cittadini di definire delle ordinanze, valide fino al 30 settembre, con le quali invitare i cittadini a limitare "i consumi di acqua ai soli scopi essenziali igienici e domestici. Le violazioni saranno punite con un minimo di 100 euro e un massimo di 500 euro".

Arezzo: Ghinelli firma l'ordinanza

Firmata il 29 giugno dal sindaco Alessandro Ghinelli l'ordinanza che regola, limitandolo, l'uso dell'acqua potabile fino al 30 settembre 2022. Il documento con decorrenza immediata, stabilisce il divieto su tutto il territorio comunale di utilizzo dell'acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici fino al 30 settembre 2022.

È vietato utilizzare l'acqua potabile erogata da pubblico acquedotto per:

  • prelievi da fontane per usi diversi da quelli potabili e igienici, comunque non oltre 70 litri al giorno per ogni utente;
  • irrigazione di orti e giardini (come indicato anche dal Regolamento regionale);
  • innaffiamento e irrigazione superfici adibite ad attività sportive;
  • alimentare impianti di climatizzazione e impianti di qualsiasi altro tipo;
  • il riempimento di piscine private;
  • il lavaggio delle fosse biologiche
  • lavaggio di cortili e piazzali
  • lavaggio di veicoli a motore

Bucine: chiusi i fontanelli pubblici

Il sindaco di Bucine Nicola Benini ha ritenuto opportuno intervenire con un’apposita ordinanza che ha come obiettivo la salvaguardia della risorsa idropotabile evitandone gli sprechi. L’ordinanza, in vigore dal 27 giugno al 30 settembre, stabilisce il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di usare acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, con particolare riferimento a lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio di veicoli a motore, innaffiamento di giardini e orti, riempimento di piscine e fontane ornamentali. È inoltre prevista la chiusura di alcuni fontanelli pubblici presenti nel capoluogo e nelle diverse frazioni. Resta tuttavia attivo, anche se con flusso ridotto, almeno un fontanello per centro abitato. Ad esercitare un apposito controllo sulla regolare osservazione di tali misure da parte dei cittadini sarà la polizia municipale.

Civitella. Tavarnesi: "Siate parsimoniosi"

"L'acqua è una risorsa fondamentale e bene primario da tutelare soprattutto in un periodo siccitoso come quello che stiamo vivendo. Utilizziamola con responsabilità, consapevolezza e parsimonia – commenta il sindaco Andrea TavarnesiL'ordinanza emessa vieta tutti gli usi non essenziali dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto. Le piscine ad uso privato, ad esempio, non potranno essere riempite con l’acqua dell’acquedotto ma solo con quella proveniente dal pozzo privato regolarmente autorizzato. Anche se la Valdichiana presenta delle criticità non abbiamo ad ora problemi perché la diga di Montedoglio è al suo massimo. L’invito è comunque ad un uso parsimonioso".

San Giovanni: l'ordinanza della sindaca Vadi

L'ordinanza disposta dal Comune di San Giovanni Valdarno ordina l'assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l'acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, a partire dal 1° luglio e fino al 30 settembre.

Terranuova: l’acqua potabile solo per uso igienico familiare

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