"Zio Vanjia". Il capolavoro di Anton Cechov in scena a Cortona
Martedì 5 aprile in scena al Teatro Signorelli di Cortona "Zio Vanjia" di Anton Cechov, adattamento e regia Roberto Valerio, con Federica Bern, Pietro Bontempo, Giuseppe Cederna, Ruggero Dondi, Vanessa Gravina, Massimo Grigò, Elisabetta Piccolomini. Costumi Lucia Mariani – Luci Emiliano Pona – Allestimento Associazione Teatrale Pistoiese, produzione Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale.?
In una tenuta di campagna c’è una tavola apparecchiata per il tè sotto ad un vecchio pioppo. Poco più in là dondola un’altalena.
L’atmosfera tranquilla e serena non rispecchia il tumulto disordinato dei cuori. La vita quotidiana e monotona che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in quella residenza di proprietà del professor Serebrjakov viene stravolta dall’arrivo dello stesso illustre accademico e dalla sua bellissima seconda moglie Elena……..Questi personaggi non sono eroi o eroine, ma persone semplici che ci raccontano il semplice flusso della vita. Della vita di tutti noi. Ed è per questo che ci sentiamo così vicini ed empatici a queste anime smarrite.
Le loro passioni sono le nostre passioni, i loro slanci, le loro delusioni sono le stesse emozioni che accompagnano la nostra vita.
Ogni personaggio insegue un proprio pensiero, una propria ispirazione. Ognuno declama i propri sogni, le proprie sofferenze, che non si incontrano però mai con quelle degli altri personaggi. Parlano a se stessi. I dialoghi non sono mai un vero scambio, un vero dialogo. I personaggi sembrano intrappolati in soliloqui che denunciano la loro incapacità di comunicare. Ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore: tutti però incapaci di agire. Così come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Cechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore.