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La Valtiberina vista e dipinta dagli utenti del centro diurno psichiatrico di Sansepolcro: consegnati i disegni

Un dono speciale che è stato consegnato alla struttura sanitaria proprio questa mattina, 3 giugno. Alla cerimonia, svoltasi nel piazzale antistante il nosocomio, erano presenti gli autori dei disegni

Un dono speciale che racconta una Valtiberina bellissima dove le città, i paesaggi e la natura vengono rappresentanti secondo punti di vista del tutto innovativi. Sono stati i giovani utenti del centro diurno psichiatrico di Sansepolcro a vestire i panni degli artisti e realizzare delle opere che andranno ad abbellire i reparti dell'ospedale biturgense. Un dono speciale che è stato consegnato alla struttura sanitaria proprio questa mattina, 3 giugno. Alla cerimonia, svoltasi nel piazzale antistante il nosocomio, erano presenti gli autori dei disegni, che hanno ricevuto una pergamena di ringraziamento da parte di Evaristo Giglio direttore di zona distretto Arezzo, Casentino e Valtiberina, Michele Travi direttore dell'Unità Operativa Complessa di Psichiatria per la provincia di Arezzo, Valentina Anemoli coordinatrice articolazione territoriale della Valtiberina, gli operatori del centro diurno e dell'ospedale di comunità oltre ai rappresentanti del Comune di Sansepolcro.

“Questo gesto degli utenti del centro diurno - ha dichiarato Evaristo Giglio - è un segnale di ripartenza per tutti, una rinascita ancora più augurale visto che i nostri giovani artisti, attraverso questa donazione, hanno dimostrato di voler affermare la propria identità. Come sostengono esperti antropologi e filosofi, la donazione di un'opera d'arte esprime con fornza il desiderio di instaurare una relazione con la comunità. Questi disegni sembrano voler dire "noi ci siamo". Ringrazio, a nome di tutta l’azienda Asl Toscana sud est gli auturi dei quadri e il personale del centro che ha mantenuto la relazione operativa nonostante il Covid”.

“Abbiamo apprezzato tantissimo questo dono e la volontà di questi ragazzi di rendere ancora più accogliente e bello il nostro ospedale di Comunità, sicuramente la collaborazione non finirà qui" ha aggiunto Paola Meozzi, coordinatrice ospedale comunità. Stesso entusiasmo quello di Monica Roggi, psichiatra e referente centro diurno, che ha specificato come "questo progetto riabilitativo di scambio con il territorio ha visto i nostri utenti impegnati in questa difficile fase della pandemia. È stata una esperienza molto formativa”

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