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Torre di Berta in cartone, Marconcini: "Soldi destinati dal Mibact al progetto, installazione in piazza per 60 giorni"

L'assessore cerca di fare chiarezza sull'iniziativa che nelle ultime settimane è al centro del dibattito

"Leggendo alcune considerazioni critiche sul progetto di ricostruzione temporanea della Torre di Berta, credo sia doveroso fare qualche importante puntualizzazione". Così l'assessore Marconcini interviene sul dibattito, cercando di fare chiarezza su quanto avverrà, a partire dai costi sostenuti dall'amministrazione. 

 Eviterò di soffermarmi sul valore e sul significato di questa opera (su questo ho già avuto modo di esprimermi), per focalizzarmi su quegli aspetti che in questi giorni sono stati maggiormente dibattuti.

La ricostruzione della Torre in cartone non costerà nulla a Comune di Sansepolcro. Il progetto sarà finanziato dal Mibact che nei mesi scorsi ha pubblicato un bando denominato “Creative Living Lab” che era specificamente incentrato su questo tipo di opere. Nell’ambito di tale bando la proposta presentata da CasermArcheoloigica in collaborazione con l’Anpi di Sansepolcro e il Museo della Resistenza è stata scelta tra i 208 progetti pervenuti e inserita tra i 24 vincitori che si sono aggiudicati un contributo ministeriale.

Essendo state stanziate appositamente per questa tipologia di progetti, tali risorse non possono essere impiegate per altri interventi.

Abbiamo sin da subito appoggiato questo progetto, ma se come Comune di Sansepolcro avessimo – per assurdo – voluto impedire ai soggetti promotori di realizzare quest’opera nella nostra città, l’importo stanziato per la stessa sarebbe stato impiegato altrove.

La durata dell’intervento non è limitata a un solo giorno, ma coprirà un arco temporale di almeno 60 giorni. Dopo la conferenza stampa del 5 febbraio 2020 (a cui erano presenti studenti e cittadini) è stato avviato un percorso di coinvolgimento dei cittadini che si articolerà in numerosi workshop e appuntamenti dedicati alla Torre e al suo abbattimento. Oltre a ciò, il grosso del lavoro si svolgerà dal 19 al 25 aprile, quando le tante persone coinvolte parteciperanno attivamente alla ricostruzione di un bene culturale che ancora oggi si identifica con la nostra comunità.

In questi anni l’Amministrazione Comunale si è sempre impegnata ad investire in tutti quei progetti stabili e permanenti che oltre a produrre un rinnovato valore artistico e culturale possono contribuire ad implementare la vocazione turistica del nostro territorio: ciò avviene costantemente attraverso una quotidiana opera di supporto che il Comune garantisce a tutti nostri spazi museali cittadini, a partire dal Museo Civico per arrivare fino a CasermArcheologica. Proprio per ciò che riguarda l’arte contemporanea, questo ultimo progetto ha permesso di recuperare Palazzo Muglioni e di creare uno spazio permanente dedicato ai linguaggi sperimentali che oggi è riconosciuto dalla Regione Toscana, dalla Biennale di Venezia, dal Maxxi di Roma e dal Pecci di Prato come un importante polo di promozione dell'arte contemporanea.

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