rotate-mobile
Sansepolcro Sansepolcro

"Come sta finendo il nostro borgo". Tonino Giunti alla carica: "Degrado dilagante"

A stilare un proprio bilancio dello stato di salute di Sansepolcro è il consigliere comunale che rende pubbliche alcune considerazioni

"Dopo la presentazione del documento unico di programmazione 2020/2022 in consiglio comunale, è chiaro quello che sarà il futuro della nostra città: una città che, secondo l'intenzione dell'attuale amministrazione, era destinata ad un "sogno" che doveva divenire realtà. Invece, oggi, si parla solo di ordinaria manutenzione e di opere che sono il proseguo della vecchia amministrazione".

E' all'indomani dell'ultimo consiglio comunale che si è svolto a Sansepolcro negli scorsi giorni che il consigliere Tonino Giunti, portavoce di Forza Italia, prende la parola per commentare le indicazioni assunte dall'assise cittadina.

Approvato il bilancio di previsione nell'ultimo consiglio comunale dell'anno

"Torneremo in campagna elettorale al solito ritornello: "rieleggeteci, così costruiremo e completeremo  le opere  già previste". Mi ricorda quello che diceva l'ex sindaco Frullani nella scorsa campagna elettorale. Tolto l'ottimo lavoro fatto soprattutto per lo sport ed in parte per la sicurezza, quello che si evince di più è il degrado urbano che sta sempre più avanzando. Faccio un semplice esempio: un tempo se si voleva far bella figura con un importante visitatore lo si faceva arrivare da Porta Fiorentina. Lì c'erano degli stupendi giardini, un arco da ammirare, le mura che indicavano la magnificenza della città nel periodo dei Medici e sopratutto una splendida passeggiata da farsi in tutte le ore. Oggi non è più così.I giardini e la gente a spasso non ci sono più, le mura sono invase dall'erba e l'arco sta diventando fatiscente. La situazione economica del paese la conoscono tutti. Negozi che chiudono in continuazione, posti di lavoro che non aumentano. Anche il regolamento, sul riscatto della proprietà (per le ditte nella zona PIP, approvato il 23 dicembre dalla maggioranza, con l'uscita delle minoranze compatte dall'aula al momento del voto per protesta sul metodo) a mio avviso non incentiva l'occupazione, in quanto non tiene conto nello stabilire la somma da versare al comune, di quello che è il numero di occupati per ditta attuali e futuri ma le equipara indistintamente. Non solo, non è stato comunicato a noi consiglieri nemmeno quale sia la superficie dei terreni interessata al provvedimento. Il turismo è rimasto solo a livello di Museo Civico e, tolto qualche evento organizzato per lo più da privati, non riesce a far decollare l'indotto che dovrebbe vivere con questa risorsa. A questo proposito, ho fatto presente in consiglio lo sbaglio dell'assegnazione di alcune deleghe, tralasciando le capacità degli assessori. Non condivido il "turismo ed urbanistica" e la "cultura e beni comuni". Ci sono delle deleghe, appunto, "turismo e cultura" che devono viaggiare "in alto" con il pensiero e la programmazione, appunto il "sogno" che doveva divenire realtà, mentre le deleghe "urbanistica e beni comuni " sono razionali e non possono essere interfacciate con le altre. Anche i "Cammini di Francesco" non hanno la forza propulsiva che ci si aspettava. Lo scarso peso politico della Valtiberina  condiziona anche gli investimenti pubblici per la sanità e per le importanti infrastrutture. L'ospedale e i suoi servizi sono sempre più ridimensionati dalla Regione e le vie di comunicazione (E78 e ferrovia) oramai dimenticate. Sono rimasto del comunicato del consigliere del PD del Comune di Arezzo che lanciava l'idea di fare un nuovo ospedale ad Arezzo. Ma a noi della Valtiberina niente? Solo ridimensionamenti. In tutta questa situazione sembra che l'amministrazione sia oramai diventata vittima  e non sappia più uscirne fuori".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Come sta finendo il nostro borgo". Tonino Giunti alla carica: "Degrado dilagante"

ArezzoNotizie è in caricamento