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Il futuro del sigaro toscano: interrogazione di Susanna Cenni

Interrogazione presentata al Governo dalla vicepresidente della Commissione agricoltura Susanna Cenni, dopo aver incontrato ad Arezzo, nelle scorse settimane, una delegazione di produttori

Il futuro del sigaro Toscano e lo stato di attuazione del protocollo d’intesa siglato tra il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e la Manifattura Sigaro Toscano Spa. Sono questi i temi al centro dell’interrogazione presentata al Governo dalla vicepresidente della Commissione agricoltura Susanna Cenni, dopo aver incontrato ad Arezzo, nelle scorse settimane, una delegazione di produttori. 

“La produzione di tabacco ‘Kentucky’ per il sigaro Toscano – si legge nell’interrogazione - rappresenta un settore di nicchia prestigioso: sono 235 le aziende in Italia con una superficie di 1362 ettari e un raccolto di prodotto secco di 2339 quintali. L'Italia è tra i primi produttori di tale varietà in Europa e il 65 per cento delle aziende che producono tabacco ‘Kentucky’ sono concentrate in Toscana. Questo settore sta vivendo da tempo una situazione critica. Le aziende infatti stanno producendo sottocosto e, dal 2015, sono diminuite, del 35 per cento circa, anche le risorse comunitarie a sostegno della filiera”. Cenni, a questo proposito chiede “se non sia il caso di creare un tavolo di filiera in grado di monitorare l’andamento dei prezzi pagati ai produttori, i quali hanno spesso operato investimenti molto consistenti, mettendo a repentaglio la stessa sopravvivenza delle imprese e dei livelli occupazionali coinvolti”.

“L'azienda che produce il sigaro Toscano è la Manifatture Sigaro Toscano Spa, un’impresa che ha registrato, nel 2018, un utile n di 18,91 milioni di euro e che assorbe oltre il 90 per cento dell'intero raccolto nazionale di Kentucky. Nel mese di febbraio del 2019 – prosegue Cenni - è stato firmato un protocollo di intesa tra la Manifatture e il ministero delle Politiche agricole che dovrebbe garantire ogni anno l'acquisto di un minimo di 2.200 tonnellate di tabacco, per un valore di circa 15 milioni di euro annui. Il protocollo prevede inoltre l'aggiornamento del disciplinare del tabacco e recepisce tutte le innovazioni tecnologiche e fitosanitarie intervenute negli ultimi anni. Con la mia interrogazione – conclude Cenni – chiedo al Governo se il protocollo stia producendo reali effetti benefici per le imprese agricole coinvolte e quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di sostenere la redditività delle aziende italiane che producono tabacco ‘Kentucky’”.

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