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Ricostruzione cartacea della Torre di Berta: "Sepolta nelle macerie dalle polemiche dei soliti partiti"

Gli ultimi ad intervenire sono Patrizia Fabbroni dell'Anpi biturgense e Stefano Milani del museo e biblioteca della Resistenza

Continua ancora il botta e risposta tra associazione, partiti e cittadini in merito al progetto artistico che ha visto la ricostruzione (in cartone) della Torre di Berta a Sansepolcro. Dopo l'annuncio dell'iniziatvia, sono infatti stati gli esponenti locali di Fratelli d'Italia a prendere parola sottolineando come la manifestazione non fosse altro che uno spreco di denaro. Gli ultimi ad intervenire sono Patrizia Fabbroni dell'Anpi biturgense e Stefano Milani del museo e biblioteca della Resistenza. 

"L’adesione all’iniziativa “Ricostruiamo la Torre di Berta” è stata per noi una scelta di collaborazione attiva al fine di agire insieme alla comunità cittadina ed al comune di Sansepolcro. Riguardo al progetto, ricordiamo che si trattava di un bando pubblico di gara, al quale altre associazioni o enti potevano partecipare con una loro proposta autonoma, secondo i requisiti e le caratteristiche del bando stesso. Il riferimento al denaro pubblico è stato utilizzato in tale contesto per rendere esacerbati gli animi, in un momento così difficile per tutti gli italiani; magari però doveva essere chiarito che il finanziamento non sarebbe stato ottenuto se non tramite quel bando ed un lavoro di progettualità che è stato fatto in precedenza. L’impegno ed il lavoro devono essere al primo punto di ogni scelta e di ogni considerazione. Nella nostra scelta di partecipazione, l’intento di fondo era quello di uno spirito di unione per essere parte integrante di una città intesa nel suo più alto significato di “comunità di cittadini”. Nella nostra storia di associazione l’indipendenza e l’autonomia sono stati un punto fondamentale, nella consapevolezza della diversità di funzione rispetto ai partiti politici. Essere definiti “satelliti” significa anche ignorare chi siamo e quali progetti portiamo avanti nel territorio. La Torre di Berta non deve essere sepolta dalle “macerie” di polemiche. Intorno al vuoto della piazza, infatti dovremmo ritornare all’unione, non di certo ad una divisione che, al contrario, non ci restituirà la “Torre” simbolo di Sansepolcro".

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