Il Museo Diffuso di Sansepolcro: esempio di turismo sostenibile. La presentazione
L’idea è nata dalla necessità di avvicinarsi ad un turismo responsabile e non “predatorio”, che metta al centro dell’esperienza la continua e sempre più intensa interazione tra viaggiatori, ospiti e cittadini, attraverso la condivisione
Il lockdown dello scorso anno e le limitazioni che perdurano hanno costretto ad una riflessione sul ruolo e sul futuro del turismo, con un più ampio dibattito in merito all’impatto dei visitatori sull’ambiente e sulle comunità ospitanti. Sansepolcro, borgo nel cuore della Valtiberina che ha dato i natali a Piero della Francesca, già dal 2019 ha lanciato il progetto del Museo Diffuso, un tour per entrare nel cuore della storia, degli usi e costumi e delle tradizioni, attraverso luoghi e personaggi(, con i loro racconti e aneddoti. L’idea è nata dalla necessità di avvicinarsi ad un turismo responsabile e non “predatorio”, che metta al centro dell’esperienza la continua e sempre più intensa interazione tra viaggiatori, ospiti e cittadini, attraverso la condivisione. Così a Sansepolcro i biturgensi diventano loro stessi divulgatori e attori, ciceroni e promotori della località. Con i professionisti del Centro Guide di Arezzo, gli ospiti del tour scoprono i luoghi e conoscono le persone che se ne prendono cura: non solo visitano i musei ma anche gli abitanti, con le leggende tramandate di generazione in generazione, diventano vere e proprie tappe del tour. Il progetto sarà presentato martedì 11 maggio alle ore 18:30 in live streaming in diretta streaming sul canale YouTube Museo Diffuso Sansepolcro e sulla pagina FB ufficiale @museodiffusosansepolcro,
"Sarà l’occasione - spiegano i promotori - per conoscere l’esperienza di Sansepolcro e affrontare il tema del turismo responsabile in quanto pratica di avvicinamento al turismo sostenibile, attraverso il riconoscimento del diritto della comunità ad essere protagonista nello sviluppo turistico socialmente responsabile del proprio territorio. Dalla sostenibilità al cicloturismo, dall’arte alla storia della Valtiberina, affronteremo l’attualità delle nuove richieste e dell’offerta emersa dalle necessità post covid. L’intento è quello di creare un momento formativo e informativo che incoraggi i territori italiani ad andare verso una nuova forma di turismo di prossimità che metta al centro e renda partecipe la comunità".
Qui per partecipare alla diretta.