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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Montedoglio, nuovo sopralluogo. Caprini e Saccardi: ''Lavori finiti a luglio''

All'incontro anche l'assessore regionale dell'Umbria e i sindaci del territorio

Sono in dirittura d'arrivo i lavori di ripristino della diga di Montedoglio, uno degli elementi fondamentali del sistema irriguo dell'Italia centrale per la Toscana e per l'Umbria.

A dodici anni dal dissesto strutturale che il 29 dicembre 2010 comportò il crollo di tre conci in cemento armato della struttura sfiorante dello scarico, periodo che ha visto 8 anni di sequestro dell'area in attesa della sentenza penale di primo grado, adesso sta per essere terminata l'opera di ricostruzione che consentirà di garantire la piena efficienza dell'invaso.

L'opera, iniziata nel 2019, esce da questo lungo periodo più sicura grazie ai lavori effettuati che rispondono in pieno, tra l'altro, alle ultime norme antisismiche.

Le immagini della diga a lavori conclusi

Inoltre, la nuova struttura di sfioro in cemento è stata costruita di 50 centimetri più larga della precedente e di un metro più bassa, in base alle indicazioni fornite dalla Direzione Generale Dighe.

L'invaso sarà riempito gradualmente con un programma sperimentale concordato con la Direzione Generale Dighe per valutare e controllare il comportamento delle opere.

Sarà un innalzamento progressivo e controllato che dai 381 metri sul livello del mare arriverà ai 393,60 metri sul livello del mare, che è l'altezza massima che si potrà raggiungere con Montedoglio, pari a circa 140 milioni di metri cubi di acqua totali.

L'efficienza piena dell'invaso permetterà di garantire il servizio idropotabile e irriguo a gran parte della Toscana orientale, dell'Umbria settentrionale e fornire una garanzia di tenuta anche nella eventualità di situazioni emergenziali legate ai cambiamenti climatici.

Domenico Caprini, il tifernate presidente dell'Ente Acque Umbre Toscane, in scadenza di mandato, ha detto che si tratta di un ''Sopralluogo e non di una inaugurazione''. ''Lascio con i lavori che si stanno completando: saranno terminati a luglio'' e da quel momento ''questa struttura potrà tornare ad essere quella che ci si augurava, anche se dopo 12 anni''. '' Siamo riusciti ad arrivare in fondo, grazie anche al nostro lavoro, insieme alle regione, agli uffici ministeriali, siamo riusciti a trovare i soldi e a fare le gare, nonostante ance il covid''. Per quanto riguarda la siccità, Caprini ha ricordato come ''questo bacino, anche l'anno scorso benché è al 50%, ha garantito l'acqua. Nel futuro con maggiori flussi sarà una stabilità''

Mentre l'assessore Stefania Saccardi ha evidenziato: “Una giornata importante, siamo in dirittura d'arrivo di un'opera che ha avuto un percorso travagliato, ma oggi porta un valore straordinario sia a fini irrigui che idropotabili. Il nostro è un Paese che sulle grandi opere deve cambiare passo, e la giornata di oggi, che cade in un momento di siccità per gran parte dell'Italia, ci dimostra che dobbiamo provare a trasformare la difficoltà in opportunità, come diceva Machiavelli, e quindi avere il coraggio e la forza di fare grandi opere come questa”.

“Questo cantiere ha avuto molti problemi - ha aggiunto la vicepresidente - ma se penso alla diga di Bilancino, grazie alla quale oggi i fiorentini e tutti i turisti possono fare la doccia in estate, concludo che i problemi non ci devono fermare e dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo azioni per un futuro minacciato dai cambiamenti climatici e nel quale invece l'agricoltura dovrà avere sempre più spazio se vogliamo darci una possibilità in più”.

“Quest'opera – ha concluso Saccardi - oltre ad essere una risorsa idrica preziosa, è bella e cipotremo pertanto impegnare a renderla un'attrazione turistica dove richiamare persone che possano godere delle sue qualità e della straordinaria bellezza del paesaggio che la circonda. La chiusura di questo cantiere è dunque in realtà un nuovo inizio, perché anche i territori qua intorno, grazie alle opere di adduzione, godano dei benefici che la diga di Montedoglio porterà con acqua per i campi e prezzi accessibili. Un punto di partenza e non di arrivo per trarre la forza per andare avanti e completare un lavoro realizzato con grande capacità e grande visione”.

I numeri della diga

Volume invasato: 68 milioni di metri cubi (di cui 57,5 utilizzabili senza sollevamento).

Erogazione risorsa a fini idropotabili: 1,1 milioni di metri cubi al mese.

Erogazione risorsa a fini irrigui (sulla base dei consumi 2021): per tutta la stagione irrigua fino al 15 settembre con extra periodo fino al 30/09: 14 milioni di metti cubi.

Erogazione risorsa a fini ambientali (dallo scarico suila condotta di derivazione): 1,8 metri cubi al secondo, in base al protocollo d'intesa del 2008 1rd le Regioni Toscana ed Umbria per un totale di 4,7 Milioni di metri cubi al mese.

La previsione, in mancanza di afflussi meteorici significativi, è pertanto di un volume invasato in diga di circa 34,5 milioni di metri cubi al secondo fino al 30 settembre 2022. Se i] periodo autunnale dovesse anche quest'anno caratterizzarsi per particolari condizioni di siccità, l'aspettativa al 31/12/2022 si attesta intorno ai 25 milioni di metri cubi (nel 2021 la svolta fu proprio nel mese di dicembre con circa 25 milioni di metri cubi di afflussi seguiti da 43 milioni di metri cubi di afflussi nel primo quadrimestre 2022).

I costi

Il progetto complessivo ovvero il ripristino dello sfioratore della diga 6,5 milioni), il potenziamento e sollevamento per la Valtiberina (9,5 milioni), il completamento dell'adduzione nella Valdichiana (52 milioni), ha previsto un investimento complessivo di circa 68 milioni di euro finanziati interamente dal Ministero delle Politiche agricole. L'investimento sta permettendo di chiudere la rete di adduzione delle acque dalla diga di Montedoglio in Valdichiana, con un contributo fondamentale all'erogazione della risorsa idrica in termini di efficienza dell'impianto nel suo complesso, sia nei territori toscani sia in quelli umbri contermini al lago Trasimeno.

Interventi

Una giornata importante quella di oggi per la Valtiberina, ma anche per le regioni Toscana e Umbria che si sono incontrate, personalmente e politicamente grazie alla presenza degli assessori regionali e di noi sindaci di vallata nel cuore dell’invaso di Montedoglio”. Queste le parole del sindaco Fabrizio Innocenti intervenuto all’incontro che si è svolto stamane alla presenza degli assessori regionali Stefania Saccardi per la Toscana e Roberto Morroni per l’Umbria, assieme ad alcuni sindaci del comprensorio Valtiberino con i vertici di E.A.U.T. ente che gestisce l’infrastruttura. “Siamo in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la conclusione dei lavori del muro di sfioro che crollò oltre 11 anni fa. Un cantiere imponente in piena attività lavorativa. Da tempo attendevamo questo momento. Ci auspichiamo che l’ultimazione del concio mancante e le conseguenti operazioni di collaudo, diano modo in breve tempo a questo bacino artificiale di tornare ad operare a pieno regime. Ringraziamo per quanto fatto in questi ultimi anni dal presidente uscente di E.A.U.T Domenico Caprini e ci auguriamo che la regione toscana scelga un candidato della Valtiberina come nuovo presidente dell’ente. E’ importante che sia una figura del nostro comprensorio a ricoprire questo incarico, che possa conoscere al meglio peculiarità, caratteristiche ed esigenze del territorio per gestire al meglio e consapevolmente ogni dinamica amministrativa.”

Con una mozione, approvata nei mesi scorsi in Commissione Ambiente e Territorio, come Fratelli d’Italia abbiamo chiesto alla Regione Toscana, che dovrebbe confrontarsi con Regione Umbria e Ministero, di valutare la possibilità di rivedere la connotazione giuridica del lago di Montedoglio, affinché possa prestarsi anche a fini turistici e sportivi, con evidenti ricadute economiche positive. Così come venga ancor meglio salvaguardato il patrimonio ittico e forestale del bacino di Montedoglio attraverso interventi volti a valorizzare l’aspetto ambientale di questo lago, fiore all’occhiello nel panorama naturalistico toscano” dichiara il Consigliere regionale di Fdi, Gabriele Veneri. “Per la sua configurazione giuridica attualmente Montedoglio è considerato un serbatoio di accumulo idrico e non invaso lacustre, e ciò ne inibisce numerosi utilizzi. Il cambio della connotazione giuridica permetterebbe di sfruttarlo in molteplici modi, da quello sportivo, turistico, ludico, ricreativo fino a quello polifunzionale-riabilitativo per vari tipi di disabilità e categorie fragili –sottolinea Veneri- Sulla base di come si è espressa la Commissione regionale competente, Montedoglio potrebbe essere rilanciato per renderlo appetibile per gli amanti degli sport acquatici e degli sport terrestri. Si potrebbero realizzare attività e opportunità di richiamo: zone di relax, isole di ristoro, aree camping, dando un rilevante impulso anche alle filiere della gastronomia e dell’ospitalità locali”.


 

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