rotate-mobile
Sansepolcro Sansepolcro

"Sulla gestione dell’acqua la Valtiberina faccia sentire la sua voce"

Insieme Possiamo e Movimento Cinque Stelle di Sansepolcro ed Anghiari dicono: "Basta giochi di potere, gli amministratori del territorio siano più vicini ai cittadini e rispettosi delle istituzioni"

"Finalmente, dopo che certe vicende erano rimaste all’oscuro dei più, con lo scorso consiglio comunale di Anghiari il tema della gestione idrica è tornato all’interno delle istituzioni. Grazie alle interrogazioni presentate da Danilo Bianchi di “Patto Civico per Anghiari” e Mario Checcaglini di “Anghiari Unita”, la cittadinanza ha potuto apprendere qualcosa di più su quanto avvenuto nei mesi scorsi, quando senza informare nessuno è stata prorogata la concessione di Nuove Acque fino al 2029 e il comune Anghiari è entrato a far parte dell’assemblea dell’AIT al posto di Sansepolcro. Innanzitutto condividiamo quanto affermato dai due consiglieri durante la presentazione delle interrogazioni, a partire dal fatto che aver nascosto ai cittadini certe decisioni significa non soltanto calpestare la democrazia, ma anche umiliare ulteriormente un territorio che dal 1999 ad oggi ha sempre seguito con attenzione questo tema."

Insieme Possiamo e Movimento Cinque Stelle di Sansepolcro ed Anghiari continuano in una nota congiunta sul tema della gestione del servizio idrico.

"In merito alle risposte fornite dal sindaco di Anghiari Alessandro Polcri riteniamo ci sia molto da dire. In primo luogo egli ha dichiarato che la ratifica della proroga a Nuove Acque sarebbe stata soltanto una semplice presa d’atto, assunta quasi in maniera automatica in seguito ad un parere tecnico e ad una delibera di Arera. Di fronte a tale dichiarazione non possiamo esimerci dal far notare al primo cittadino di Anghiari che la proposta ratificata era stata approvata dai comuni della conferenza territoriale n. 4 il 19 luglio 2022: soltanto dopo questo passaggio sono stati raccolti i pareri tecnici e non a caso, dovendo attendere il conseguente provvedimento di Arera, l’assemblea dell’AIT ha dovuto far trascorrere cinque mesi prima di approvare la proroga a Nuove Acque. L’assemblea dell’AIT è un organismo deliberante con una spiccata funzione di indirizzo, quindi anche in questo caso i comuni avrebbero potuto e dovuto esprimersi al fine di tutelare i cittadini e non solo sulla base dei pareri emessi da chi dovrebbe semplicemente fornire un sostegno tecnico e operativo. Polcri ha comunque dichiarato di essere stato assente in quell’occasione, si è pure scusato di questo promettendo di garantire una maggiore presenza alle riunioni future. Ciò è sicuramente apprezzabile, anche se il fatto che da settembre ad oggi il sindaco abbia sistematicamente saltato tutte le riunioni riteniamo che sia molto grave. Sicuramente gli impegni di un amministratore sono numerosi e il sistema di convocazione delle riunioni dell’assemblea dell’AIT sarà senz’altro farraginoso, ma su questo chiediamo davvero che l’impegno assunto venga, da qui in avanti, approcciato con maggiore serietà. A Firenze si sta decidendo il futuro della gestione idrica e la Valtiberina, avendo uno dei laghi artificiali più grandi dell’Italia centrale ed essendosi vista marginalizzare un po’ su tutti i fronti, dovrebbe far sentire la sua voce in maniera decisa. La parte che però meno ci ha convinti è quella che Polcri ha proposto nel momento in cui ha provato a spiegare il motivo secondo il quale, a suo modo di vedere, Anghiari sarebbe, a sua insaputa, stato scelto dall’AIT al posto di Sansepolcro per rappresentare la Valtiberina. Al di là del fatto sono i comuni stessi a prendere certe decisioni, è proprio su questo punto che il Sindaco Polcri ha riportato una palese incongruenza: egli ha infatti spiegato che Sansepolcro avrebbe lasciato spazio ad un altro comune per una questione di opportunità, dato che lo stesso esprime un soggetto nel cda di Nuove Acque. Questo però non ci torna perché Sansepolcro ha un membro nel cda soltanto dal 1º di novembre 2022, mentre la decisione di inserire Anghiari sarebbe stata presa il 19 luglio 2022 e ratificata dall’assemblea dell’AIT il successivo 30 settembre. Insomma, stando a queste parole le cose sono due: o il sindaco si è confuso ed ha fornito una spiegazione slegata dalla realtà, o la nomina di un membro di Sansepolcro, a suo tempo candidato in appoggio al sindaco Innocenti, era già stata concordata prima ancora che si rinnovasse la composizione dell’assemblea. Ricordiamo che essere all’interno del cda di Nuove Acque significa percepire un compenso, tant’è che ogni anno i costi dello stesso consiglio di amministrazione ammontano a circa 300 mila euro. Alla luce di ciò, pur riguardandoci dal fare avventate insinuazioni, non possiamo non percepire il silenzio assordante dei comuni, a partire da quello di Sansepolcro, come un segno evidente che chi dovrebbe rappresentare i cittadini forse, da un po’ di tempo a questa parte, appare più propenso a coltivare i propri interessi anziché quelli di tutti."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sulla gestione dell’acqua la Valtiberina faccia sentire la sua voce"

ArezzoNotizie è in caricamento