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“La memoria al servizio della consapevolezza”: celebrato a Sansepolcro il Giorno della Memoria

La giornata ha visto la commemorazione al vicino campo di Renicci e la conferenza storica in comune dedicata ai Giusti tra le Nazioni.

Domenica 27 gennaio anche Sansepolcro ha celebrato il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto e designata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel giorno in cui ricorre l’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa (27 gennaio 1945).

L’amministrazione comunale ha organizzato una serie di iniziative con l’obiettivo di tenere viva la memoria dei fatti tragici che riguardarono la Valtiberina e commemorare quei personaggi locali che contribuirono a contrastare le persecuzioni nazi-fasciste.

La giornata è stata aperta alle 16:00 dalla commemorazione al Giardino della Memoria di Renicci, organizzata in collaborazione con il Comune di Anghiari. Alla cerimonia hanno preso parte i sindaci Alessandro Polcri e Mauro Cornioli, assieme agli assessori e consiglieri dei due comuni e ai rappresentanti locali dell’ANPI. La cerimonia è stata accompagnata dai cantori anghiaresi guidati da Mario Guiducci alla fisarmonica.

Le celebrazioni sono quindi proseguite nella sede municipale biturgense, con la conferenza storica “I Giusti tra le Nazioni nell’Alta Valle del Tevere” curata dal prof. Alvaro Tacchini, presidente dell’associazione “Venanzio Gabriotti” di Città di Castello.

Un’iniziativa dal grande valore storico e sociale che ha visto il ricordo dei cittadini valtiberini che hanno ricevuto l’alto riconoscimento della Fondazione israeliana Yad Vashem di “Giusto fra le Nazioni” per aver salvato alcuni ebrei perseguitati. La conferenza è stata replicata con successo anche il giorno seguente, sempre in comune, alla presenza degli alunni e dei docenti delle scuole secondarie di secondo grado.

“La memoria al servizio della consapevolezza – dichiara il sindaco Mauro Cornioli – Il nostro obiettivo deve essere la diffusione di una precisa sensibilità in risposta all’omertà e all’indifferenza. Molto spesso capita di interrogarsi su come tutto questo sia stato possibile. Ebbene, tutto ciò è accaduto sì per un disegno politico inumano, ma anche per una diffusa indifferenza che non può e non deve manifestarsi di nuovo.”

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